BOZZE NON CORRETTE

VII Commissione - Resoconto di venerdì 8 novembre 2002

SEDE REFERENTE

Venerdì 8 ottobre 2002. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta comincia alle 8.40.

Decreto-legge 212/2002: Misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca e l'alta formazione artistica e musicale.
C. 3312 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri sono stati espressi dal relatore e dal Governo i rispettivi pareri sugli emendamenti e gli articoli aggiuntivi presentati al testo del decreto-legge (vedi allegato del Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 7 novembre 2002).
Avverte che il deputato Colasio, prima della seduta, ha ritirato tutti gli emendamenti di cui è cofirmatario.
Avverte, inoltre, che è pervenuto il parere favorevole con osservazione della XI Commissione. Avverte, altresì, che il ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso il parere della Conferenza Stato-regioni sul provvedimento, che è favorevole con una richiesta di modifica.
Constata l'assenza della presentatrice degli emendamenti Titti De Simone
1.4 e 1.5: si intende che vi abbia rinunziato.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Grignaffini 1.1 e 1.2.

Ferdinando ADORNATO, presidente, chiede ai presentatori dell'emendamento Grignaffini 2.1 se accolgano l'invito al ritiro.

Andrea MARTELLA (DS-U) dichiara di insistere per la votazione di tale emendamento.

La Commissione respinge l'emendamento Grignaffini 2.1.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza della presentatrice degli emendamenti Titti De Simone 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 e 4.6: si intende che vi abbia rinunziato.

Andrea MARTELLA (DS-U), illustrando i contenuti del suo emendamento 4.3, precisa che esso è finalizzato a prevedere un'intesa con la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI) per la ripartizione di un apposito fondo a favore delle università.

La Commissione respinge l'emendamento Martella 4.3.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Titti De Simone 4.5 e Bimbi 4.1: si intende che vi abbiano rinunziato.

Andrea MARTELLA (DS-U) illustra i contenuti del suo emendamento 4.4, che è finalizzato a sopprimere il comma 4 bis dell'articolo 4.

La Commissione respinge l'emendamento Martella 4.4.

Andrea MARTELLA (DS-U) dichiara di sottoscrivere l'emendamento Bimbi 4.2 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bimbi 4.2 e Tocci 5.1.

Walter TOCCI (DS-U), illustrando i contenuti del suo emendamento 5.2, precisa che esso è finalizzato a prevedere che il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca presenti al Parlamento una relazione annuale sull'attività dei comitati e delle commissioni, che sono incaricati di svolgere le procedure di selezione e di valutazione dei programmi e dei progetti di ricerca.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Tocci 5.2 e 5-bis.1.

Paolo SANTULLI (FI), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Titti De Simone 6.9 (seconda versione).

Il sottosegretario Valentina APREA esprime parere conforme al relatore.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Titti De Simone 6.9 (seconda versione): si intende che vi abbia rinunziato.

Alba SASSO (DS-U), illustrando i contenuti dell'emendamento Lolli 6.7, di cui è cofirmataria, dichiara di condividere il fatto che il diploma, rilasciato dalla scuola sulla didattica della musica, abbia valore abilitante. Chiede, quindi, al Governo che, con l'esclusione dei soggetti che abbiano conseguito il diploma nell'anno 2002, la scuola possa attivare una convenzione per il potenziamento della preparazione generale degli studenti. Raccomanda pertanto l'approvazione di tale emendamento.

Il sottosegretario Valentina APREA, nel ribadire il parere contrario del Governo sull'emendamento Lolli 6.7, precisa che quella in esame è una norma transitoria che verrà superata dalle disposizioni sulla formazione degli insegnanti contenute nell'articolo 5 del disegno di legge delega.

La Commissione respinge l'emendamento Lolli 6.7.

Angela NAPOLI (AN) ritira il suo emendamento 6.1 e i suoi successivi articoli aggiuntivi 6.01 e 6.02.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Titti De Simone 6.14, Bimbi 6.5 e 6.6 e Pistone 6.4: si intende che vi abbiano rinunziato.

La Commissione respinge l'emendamento Lolli 6.8.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Titti De Simone 6.12 e 6.13, Ranieli 7.1 e Bimbi 7-bis.1: si intende che vi abbiano rinunziato.

Andrea MARTELLA (DS-U), illustrando i contenuti del suo emendamento 7-bis.2, precisa che esso è volto a sopprimere l'articolo 7-bis, che è finalizzato a prorogare di altri sei mesi l'adeguamento degli ordinamenti didattici dei corsi di studio delle università. Sottolinea che tale disposizione normativa è volta a guadagnare altri sei mesi di tempo per la realizzazione della «riforma della riforma universitaria», che è stata più volte annunciata dal Governo, ma di cui si sono perse le tracce.

La Commissione respinge l'emendamento Martella 7-bis.2.

Ferdinando ADORNATO, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'articolo aggiuntivo Titti De Simone 7-bis.01: si intende che vi abbia rinunziato.

Paolo SANTULLI (FI), relatore, richiama le osservazioni contenute nei pareri espressi dal Comitato per la legislazione e dalla Commissione bilancio, precisando il carattere non vincolante delle stesse, anche con riferimento alle previsioni del quarto comma dell'articolo 81 della Costituzione.
Per quanto riguarda la condizione contenuta nel parere espresso dalla V Commissione, precisa che, in merito all'articolo 5 del decreto-legge, relativo alla corresponsione di compensi agli esperti per la selezione e valutazione dei progetti di ricerca, la riformulazione del comma 2 in sostanza mantiene la commisurazione dei compensi all'ammontare dei fondi destinati al finanziamento di progetti e programmi di ricerca, nella percentuale dell'1 per cento, ma elimina il riferimento alla modalità di copertura delle spese, limitandosi ad escludere nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato. Dichiara quindi di non condividere la riformulazione proposta dalla Commissione bilancio poiché, in sede di applicazione della norma, in assenza di una esplicita previsione che autorizzi il finanziamento a carico dei progetti, le eccezioni già formulate dalla Corte dei conti verrebbero riproposte. Ritiene, in sostanza, che la riformulazione proposta dalla Commissione bilancio vada a vanificare l'intento della norma medesima che, nel dettare una disciplina generale delle modalità di corresponsione dei compensi agli esperti incaricati della selezione e valutazione dei progetti e di programmi di ricerca, prevede di superare le difformità attualmente esistenti. Ciò in ragione del fatto che l'attività di valutazione e selezione dei progetti svolta dagli esperti è connaturata ai progetti stessi, la cui realizzazione non può prescindere dalle suddette attività. Precisa quindi che si tratta non di un'attività di consulenza di cui l'amministrazione decide discrezionalmente di avvalersi, ma di un'attività che è il necessario presupposto affinché i progetti di ricerca possano beneficiare del servizio pubblico. A tal fine, preannuncia la presentazione di un ordine del giorno finalizzato a ridurre il più possibile l'incidenza delle spese per la corresponsione dei compensi agli esperti per la selezione e la valutazione di progetti o programmi di ricerca sui fondi riguardanti il finanziamento dei progetti o dei programmi medesimi.
Si sofferma quindi sulle osservazioni formulate dal Comitato per la legislazione sul testo del decreto-legge.
Per quanto riguarda l'articolo 2-bis, a proposito dell'ampliamento dell'elettorato attivo e passivo ai fini del rinnovo del Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU), il Comitato per la legislazione ha rilevato che in merito si dovrebbe procedere con una modifica del regolamento, previsto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 491 del 1997, attesa la natura regolamentare della disciplina relativa alla materia in questione. Sottolinea, tuttavia, che una modifica del citato decreto presidenziale comporterebbe tempi troppo lungi e che ciò non consentirebbe di soddisfare l'esigenza di svolgere le operazioni elettorali per il rinnovo del CNSU, entro la scadenza del mandato dei componenti dello stesso organo (giugno 2003).
Per quanto riguarda il rilievo espresso dal Comitato per la legislazione in merito al primo periodo del comma 1 dell'articolo 1, ritiene che, individuare per legge le categorie del personale in sovrannumero, non sia né opportuno né possibile in quanto occorre procedere, a quel fine, ad una verifica provincia per provincia, per grado di scuola e per classi concorso.
In merito al rilievo mosso dal Comitato per la legislazione sul comma 1 dell'articolo 2, osserva che la norma è interpretativa e che avrà effetto a partire dal prossimo anno scolastico. Non trattandosi quindi di una norma retroattiva, non ritiene che sia il caso, dopo l'approvazione del Senato, di modificare la rubrica dell'articolo, trattandosi di un aspetto non sostanziale.
Con riferimento all'osservazione fatta dal Comitato per la legislazione sull'articolo 3-bis, osserva che non vi è contraddizione tra la rubrica ed il contenuto dell'articolo, poiché l'ambito delle categorie considerate dalla norma è circoscritto dalla norma stessa in relazione ai seguenti elementi: in primo luogo, ai rapporti di impiego instaurati prima del contratto collettivo del 1995; in secondo luogo, al personale che versa in posizioni giuridico-amministrative ancora da definire. Per quanto riguarda l'altra osservazione, che in realtà si riferisce all'articolo 2, precisa che, pur convenendo che sarebbe stato preferibile formulare la norma come novella, non si ritiene opportuno modificare il testo, su un aspetto non sostanziale, onde evitare un ulteriore esame del provvedimento da parte del Senato.
In merito all'osservazione del Comitato per la legislazione riferita al comma 1 dell'articolo 5, che ha eccepito la mancanza del requisito dell'immediata applicabilità della norma, osserva che la diretta operatività della norma non appare compromessa dalla prospettata adozione di un decreto ministeriale, in quanto tale atto è da considerare un mero strumento tecnico per pervenire alla quantificazione dei compensi stessi.
Con riferimento all'ultima osservazione espressa dal Comitato per la legislazione in merito al comma 2 dell'articolo 7, appare evidente che l'atto, di nomina della commissione incaricata dell'istruttoria dei progetti per la realizzazione di strutture da destinare agli studenti universitari, non possa che acquisire la forma del decreto ministeriale, considerato che nel testo in esame è prevista sic et simpliciter una nomina da parte del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca; il che implica chiaramente l'adozione di un decreto ministeriale. Osserva che questa è una questione di forma e non di sostanza, per la quale non appare opportuno prevedere una modifica del testo, in considerazione della ristrettezza dei tempi tecnici previsti per la conversione in legge del decreto.

Walter TOCCI (DS-U) ritiene possibile inserire in ordine del giorno la previsione secondo la quale il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca presenti al Parlamento una relazione annuale sull'attività dei comitati e delle commissioni che si occupano delle procedure di selezione e di valutazione dei programmi e dei progetti di ricerca.

Il sottosegretario Valentina APREA ricorda al deputato Tocci che si può chiedere in qualsiasi momento al Governo di esprimere le proprie valutazioni in materia.

Angela NAPOLI (AN) non ritiene sensato inserire la suddetta previsione in un ordine del giorno.

Ernesto MAGGI (AN) rileva la scarsa incisività dell'attività svolta dalla VII Commissione nel settore della ricerca, che viene affrontato con marginalità e fastidio. Dopo aver richiamato i contenuti critici di una intervista rilasciata dal presidente del CNR, ritiene che, se la Commissione non si «darà una regolata» su tale materia, il suo ruolo risulterà inutile.
In conclusione, sottolinea l'esigenza di comprendere lo stato della ricerca nel nostro paese e propone, in tal senso, di prevedere l'audizione del professor Lucio Bianco, presidente del CNR.

Ferdinando ADORNATO, presidente, nel richiamare gli emendamenti presentati al disegno di legge finanziaria per il settore della ricerca, sottolinea che gli investimenti previsti al riguardo non sono assolutamente sufficienti e che si limitano a garantire la sopravvivenza della ricerca stessa.
Informa la Commissione di una iniziativa, che si svolgerà il 12 dicembre 2002, da lui assunta congiuntamente al presidente della X Commissione, per organizzare un incontro sulle tematiche della ricerca, alla presenza del ministro Moratti, nel cui ambito è prevista la partecipazione anche del presidente del CNR. Ritiene opportuno che su tale materia venga portata avanti un'attività comune da parte della VII Commissione, per svolgere un'importante funzione di stimolo per il settore della ricerca.

Alba SASSO (DS-U) chiede chiarimenti in merito allo schema di regolamento per la riorganizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Ferdinando ADORNATO, presidente, precisa che tale schema di regolamento è stato assegnato alla I Commissione, che ne ha già concluso l'esame.

Antonio PALMIERI (FI), intervenendo a nome del gruppo di Forza Italia, propone che il 2003 venga dichiarato «l'anno della ricerca». In tal modo, ritiene che si potrà diffondere una sensibilità diffusa nella società italiana su questa importante materia.

Walter TOCCI (DS-U) condivide le considerazioni svolte dal deputato Maggi ed esprime il proprio apprezzamento per le osservazioni fatte dal presidente Adornato. Propone quindi che la VII Commissione proceda allo svolgimento di una indagine conoscitiva sullo stato della ricerca nel nostro paese.

Andrea MARTELLA (DS-U) condivide le considerazioni svolte dal deputato Maggi.
Rivolgendosi al deputato Palmieri, sottolinea che i problemi della ricerca sono già stati sollevati da due anni a questa parte e che per la loro risoluzione non ci si debba limitare alle buone intenzioni, ma che occorra procedere attraverso iniziative concrete. A tale riguardo, chiede alla Commissione di dare un segnale unitario prevedendo un aumento dei finanziamenti a favore della ricerca nel disegno di legge finanziaria per il 2003.

Flavio RODEGHIERO (LNP) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Maggi. Ritiene, peraltro, che su tale materia non si debbano fare strumentalizzazioni politiche, poiché le grida di allarme sullo stato della ricerca sono state lanciate da più di un decennio.
In conclusione, condivide la proposta avanzata dal deputato Tocci di procedere allo svolgimento di un'indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia.

Titti DE SIMONE (RC) si associa alla proposta di svolgere un'indagine conoscitiva sui problemi della ricerca in Italia, poiché su tale tematica ritiene necessaria un'ampia e approfondita discussione con tutto il mondo scientifico. Sottolinea che una iniziativa di questo genere consentirà alla VII Commissione di svolgere pienamente il proprio ruolo rispetto a tale settore.

Ferdinando ADORNATO, presidente, ritiene, preliminarmente, opportuno evitare «rimpalli di responsabilità» tra maggioranza e opposizione riguardo alla materia della ricerca. Nel sottolineare il fatto che sia il ministro Moratti sia i deputati della maggioranza sono consapevoli dei problemi della ricerca, ricorda che anche di recente il Presidente del Consiglio ha ribadito che l'obiettivo da raggiungere riguardo a tale settore è quello dell'1 per cento del PIL da destinare alla ricerca.
Invita quindi la Commissione a non sottovalutare l'incontro che avrà luogo il prossimo 12 dicembre sulle tematiche della ricerca: ritiene, infatti, che in tale contesto si potrà intervenire per produrre elementi e iniziative comuni. Ritiene che la Commissione potrebbe anche intervenire con un'apposita risoluzione, chiedendo al deputato Maggi se sia disponibile a predisporne il testo.
Condivide l'opportunità di svolgere una indagine conoscitiva sui problemi della ricerca in Italia e annuncia che sottoporrà, a tal fine, una formale proposta in una delle prossime riunioni dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Quanto alle osservazioni svolte dal deputato Martella, ribadisce l'obiettivo programmatico del Governo per la ricerca, precisando comunque che possono essere assunte ulteriori iniziative per tale settore anche prima del prossimo anno.
Nessun altro chiedendo di intervenire, propone di conferire al deputato Santulli il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge in esame e di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Ferdinando ADORNATO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 9.15.