UNIONE DEGLI ARTISTI - UNAMS

25 ANNI DI BATTAGLIE PER L’ ARTE

- ANNO 1978

- Un DDL del Sen. Mascagni prevede la trasformazione dei Conservatori in licei musicali. Nasce un movimento d’opposizione fra i docenti che, non trovando sostegno nei sindacati tradizionali, compreso lo SNIA, per bloccare tale inconcepibile situazione, fondano l’UNAMS.

- ANNO 1979

- L’ UNAMS proclama uno sciopero che si protrae per otto mesi, in contemporanea con l’occupazione degli storici Conservatori, riesce a far saltare una sessione d’esami con il risultato di bloccare la paventata secondarizzazione.

- ANNO 1980

- L’UNAMS inizia una serie d’azioni e ricorsi presso il TAR e Consiglio di Stato per invalidare una serie d’ordinanze e circolari che il Ministro della P.I., sostenuto e coperto da altre forze sindacali, emette al fine non potendo attraverso il Parlamento di attuare, di fatto, una secondarizzazione strisciante.

- ANNO 1981

- Dopo un’estenuante lotta durata mesi l'UNAMS riesce a strappare, in occasione del rinnovo contrattuale, con l’ottavo livello, la differenziazione dei Docenti di Accademie e Conservatori dal 7’ livello della scuola secondaria.

Questa vittoria costituirà il primo passo per le basi di una Riforma che riaffermi il livello superiore di queste Istituzioni rispetto al resto della scuola.

- ANNO 1982

- Attraverso il Parlamento viene sancita l’esigenza di una spiccata professionalità dell’insegnamento nei Conservatori che deve prevedere e tutelare un rapporto stretto fra docenza e libera professione.

- ANNO 1983

- A seguito di un articolo della legge 270 (articolo inserito dai "soliti noti" sostenitori della secondarizzazione), viene bandito un concorso per immettere in ruolo i Direttori dei Conservatori (Direttori = Presidi). L’UNAMS, dopo lunga battaglia legale, invalida il concorso e garantisce quindi l’elettività futura per i posti che si rendono vacanti.

- ANNO 1984

- In linea con la volontà di secondarizzazione, il Ministro della P.I. propone di diversificare il Calendario scolastico delle Accademie dai Conservatori. La proposta è di iniziare le lezioni del Conservatorio a Settembre per unificare le lezioni di musica con quelle della scuola media annessa. Ciò significa una sottile e perversa volontà di dimostrare che non sono le scuole medie ad essere annesse al Conservatorio bensì il contrario, con tutto quello che ne consegue: consigli di classe, orari, ecc. La Prof. Liguori, unico componente eletto per Accademie e Conservatori nel CNPI, riesce dopo mesi di asprissime battaglie, contrari quasi tutti i Sindacati, ma supportata da precisi pareri giuridici, a far ritirare l’ordinanza del Ministro della P.I. Di seguito la nuova O.M. stabilirà definitivamente l’inizio delle lezioni per Accademie e Conservatori (come per le Università) ai primi di novembre.

- ANNO 1985

- Con una serie di azioni politiche e giuridiche l’UNAMS sventa il tentativo dell’Ispettorato di creare una coincidenza tra i primi tre anni della scuola media annessa del Conservatorio con Teoria, Solfeggio e Dettato musicale. Con queste premesse si voleva affermare che i docenti di Solfeggio erano, più o meno, docenti di scuola secondaria, con tutti gli annessi e connessi. La giusta separazione avverrà tramite parere del Consiglio Nazionale P.I. con un’ordinanza, idolo appassionati ed estenuanti interventi della Prof. Liguori.

- ANNO 1987

- Inizia la battaglia per l’immissione in ruolo dei precari. L’UNAMS rifiuta il sistema del cosiddetto "doppio canale" (legge 517) pensato per la secondaria e non rispondente alle specifiche esigenze di Accademie e Conservatori e chiede che nella legge venga previsto un articolo a parte per queste Istituzioni, finalizzato a tutelare i curriculum artistici. Si oppongono tutti i sindacati e il Parlamento non approva lo specifico emendamento Carelli. Di seguito la stessa legge per l’immissione in ruolo risulta "precaria" e solo l’intervento e lo sciopero proclamato dall’UNAMS, nonché la volontà dell’allora Ministro Galloni, consentono il passaggio e l’operatività della legge.

- ANNO 1988

- L’UNAMS dopo quattro giorni e tre notti passate ininterrottamente alla Funzione Pubblica e idolo mesi di ostinazione e contrasti con gli altri sindacati, riesce a siglare uno splendido rinnovo contrattuale che raddoppia lo stipendio dei Docenti di Accademie e Conservatori.

I docenti di ogni ordine e grado in un primo tempo sono contrariati, ma poi, con ammirazione, definiscono il contratto il "miracolo UNAMS". Nascono, per lo scontento, i COBAS della scuola.

- ANNO 1989

- Nonostante la ferma opposizione dell’UNAMS viene cambiato, per legge, il sistema del reclutamento del personale di Accademie e Conservatori. Nasce il farraginoso e quasi inapplicabile sistema per il conferimento delle supplenze.

- ANNO 1991

- L’UNAMS propizia una sentenza della Corte Costituzionale riguardante il Conservatorio di Bolzano, circa il grado di Istituzione di Alta Cultura dei Conservatori di Musica per analogia con le Accademie (art. 33 Costituzione). Ciò significa una grande ed insperata vittoria.

- ANNO 1992

- A seguito della sentenza della Corte Costituzionale il Consiglio di Stato (in adunanza generale) ribadisce tale norma costituzionale. L’UNAMS ottiene dal Parlamento, grazie anche all’impegno dello specifico gruppo interessato, l’estensione del doppio canale ovvero l’immissione in ruolo dei docenti dei corsi speciali dei Conservatori e delle Accademie. Ciò è possibile anche attraverso un decreto interministeriale che istituzionalizza le cattedre interessate. La Pubblica Istruzione ha in preparazione un decreto che intenderebbe stravolgere le finalità dei corsi sperimentali delle scuole medie ad indirizzo musicale. Il tentativo vorrebbe disconoscere la specificità di tali corsi di strumento unificandoli con l’educazione musicale che è "cultura musicale e non pre-professione musicale". Occorrerà all’UNAMS una lunga battaglia, conclusasi nel ‘96 per far modificare quest’incongruenza che tra l’altro toglierebbe il posto ai tanti docenti di strumento impegnati nella sperimentazione.

- ANNO 1993

- Durante la discussione al Senato della Finanziaria, nel collegato riguardante la P.I., viene proposta l’applicazione di tutti gli ordinamenti della Secondaria ad Accademie e Conservatori. Il disperato intervento dell’UNAMS riesce, coinvolgendo quasi tutti i partiti, a far sì che tale articolo non venga approvato.

Nel passaggio dal Senato alla Camera l’UNAMS ottiene, attraverso un emendamento dell’On. Carelli, che venga sancito che Accademie, Conservatori e ISIA sono Istituzioni di Alta Cultura al pari delle Università. Questa vittoria sofferta, ma decisiva per le Istituzioni, apre la via al progetto di Riforma.

- ANNO 1994

- Nell’estate del ‘94, primo firmatario l’On. Vittorio Sgarbi, viene presentato un DDL di Riforma per Accademie e Conservatori. Tale progetto di legge recepisce gli elaborati della prof. Liguori, del prof. Damiani e dell’On. Carelli. L’On. Sgarbi, con lungimiranza, nomina relatore della Legge un’esponente dell’allora opposizione: l’On. Luciana Sbarbati. Un Decreto interministeriale sugli organici a firma dell’allora Ministro della P.I. D’Onofrio, ordina che l’insegnamento nei Conservatori di Musica debba attuarsi in almeno tre giorni settimanali. Ciò significherebbe l’impossibilità per i docenti che viaggiano di mantenere, causa le eccessive spese, il proprio posto di lavoro. E’ un tentativo destabilizzante e culturalmente negativo. L’UNAMS proclama lo sciopero; nessun sindacato appoggia lo sciopero.

- ANNO 1995

- Il nuovo ministro della P.I., On. Lombardi, accoglie le richieste dell’UNAMS ed il decreto interministeriale sugli organici viene prima ritirato e poi modificato.

- ANNO 1996

- il già DDL di Riforma Sgarbi viene ripresentato dall’On. Sbarbati e sottoscritto da quasi tutte le forze politiche. L’iter sarà difficile ed impegnerà profondamente l’UNAMS, per il giusto sostegno della legge e dell’On. Sbarbati.

A seguito di una precedente richiesta fatta al Ministro Lombardi nel ‘95, l’UNAMS ottiene di separare, almeno per la parte normativa, le Accademie ed i Conservatori dal restante comparto della scuola. Con queste premesse propone e sigla un grande e innovativo contratto che, oltre al "monte-ore", tra i tanti positivi elementi, contempla anche l’esclusione dei docenti di Accademia e Conservatori dai mortificanti corsi di aggiornamento che costeranno ai docenti delle altre scuole tempo e denaro. Al contrario, l’UNAMS, impone ed ottiene per i docenti delle Istituzioni di Alta Cultura, il cosiddetto "autoaggiornamento" (attività artistiche individuali).

- ANNO 1997

- L’UNAMS viene riconosciuta, in Parlamento, dall’ apposita bicamerale preposta alle rappresentanze sindacali, quale sindacato maggioritario. Tale riconoscimento viene dato, oltre che per i numeri, anche per la valenza e l’importanza culturale della categoria rappresentata dall’UNAMS. Novembre ‘97, dopo accese discussioni, la Camera approva il testo di Riforma per Accademie e Conservatori "Sbarbati ed altri". L’UNAMS organizza immediatamente un convegno al quale partecipano i Sottosegretari alla P.I. e tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Il convegno intende propiziare un confronto per discutere il futuro della legge al Senato.

- ANNO 1998

- Gennaio/febbraio ‘98 L’UNAMS in soli 28 giorni, con un autentico miracolo, salva gli Istituti d’Arte dalla regionalizzazione prevista in uno dei decreti legislativi "Bassanini". Occorre sottolineare che tale regionalizzazione avrebbe comportato la totale dequalificazione degli Istituti d’Arte e dell’ istruzione artistica italiana. Ugualmente, con interventi presso il Ministero ed il Senato, blocca l’applicazione della legge 59 (autonomia "Bassanini"), legge che, se applicata, di fatto, secondarizzerebbe Accademie e Conservatori.

- Aprile/Maggio ‘98 l’UNAMS attraverso una mobilitazione di Accademie e Conservatori, chiede la pronta discussione della legge di Riforma che da novembre giace in Senato. Tale richiesta, in considerazione anche dei rischi che deriverebbero dall’approvazione, della legge Veltroni sulle attività musicali, legge in conflitto col DDL di Riforma, poiché prevede il riconoscimento ad Istituzioni private il compito di fornire, al posto degli attuali Conservatori, l’Alta formazione.

- Il Ministero della Pubblica Istruzione, tramite Direzione Generale Scuola Media, propone un Decreto Interministeriale che, come per il ‘92, vorrebbe accorpare l’insegnamento di strumento delle scuole medie ad indirizzo musicale all’ Educazione Musicale. Tale proposta trova tutti i sindacati in totale accordo tranne l’UNAMS che tenta di bloccare tale incongruente decreto che dequalificherebbe sul nascere le stesse scuole medie ad indirizzo musicale (l’indirizzo musicale, sperimentale da più di dieci anni, finalmente è passato in ordinamento). Il parere tecnico dell’UNAMS è supportato da un O.d.G. del Senato (accolto dal Governo), da numerose dichiarazioni del Ministro della P. I., nonché da tutti i docenti interessati. La battaglia è ancora aperta.

- Novembre/Dicembre ‘98 L’UNAMS si mobilita contro la recente normativa relativa alla seconda prova degli esami di stato che non distingue più l’istruzione artistica dal resto della secondaria, come invece evidenziato dalle precedenti norme che fissavano la durata in un minimo di tre ed un massimo di cinque giorni negli istituti d’ arte e tre giorni nei licei artistici; la stessa prova veniva definita "scritto - grafica - pratica". Oggi, per una prova esclusivamente"scritto - grafica", si prevede un solo giorno sia negli Istituti d’Arte che nei Licei Artistici.

- ANNO 1999

- Gennaio/febbraio ‘99 Dopo aver raccolto più di duemila firme di protesta tra presidi, docenti e studenti, l’UNAMS sta chiedendo la modifica dei decreti ministeriali per il ripristino delle modalità di organizzazione della seconda prova del nuovo esame di stato che dovrebbe avere una durata, sia negli istituti d’arte che nei licei artistici, di non meno di tre giorni, tenuto anche conto dei tempi necessari alla terza prova.

- Marzo/Aprile ‘99 A seguito dell'O.M. n. 38 dell' 11/02/99 che, pur avendo concesso più giorni per la durata della seconda prova nell' Esame di Stato nell'istruzione artistica, non ha modificato la definizione della prova stessa che è rimasta, pertanto, scritto-grafica, l'UNAMS stà chiedendo alle autorità competenti una ulteriore rettifica ed ha raccolto più di ottomila firme a sostegno della richiesta. Questa importante iniziativa è ancora in atto e sarà seguita dall'UNAMS in tutte le sue fasi e presso tutte le istituzioni, fino alla completa soluzione, per il riconoscimento dell'alto valore culturale e formativo delle discipline artistiche.

- 2 dicembre ‘99 il Senato all'unanimità ha approvato una riforma delle Accademie e dei Conservatori attesa da lunghissimi anni che, applicando finalmente l'articolo 33 della Costituzione, rende a queste istituzioni ed agli studenti i loro diritti, nonchú un titolo di studio a livello universitario spendibile in Europa. Questa Riforma epocale è dovuta ad una tenace battaglia che l‘UNIONE ARTISTI UNAMS ha condotto per lunghi 20 anni, superando ostacoli ed intimidazioni, e giunge in extremis ad evitare, tra l'altro, l'applicazione dell'ultimo infausto contratto di lavoro contenente quei principi e criteri che avrebbero portato alla definitiva secondarizzazione di Accademie e Conservatori. Il Sindacato, nel dichiarare la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, ringrazia tutte le forze politiche ed in particolare i due relatori On. Sbarbati e il Sen.Asciutti, oltre ai docenti delle istituzioni interessate e gli studenti delle Accademie e Conservatori di Musica che hanno sostenuto con tutte le loro forze la battaglia culturale del sindacato UNAMS.

- ANNO 2000

- Gennaio/aprile 2000 Lungo lavoro UNAMS per il passaggio dalla Pubblica Istruzione la Ministero dell'Università.

- Giugno 2000 Elezioni e costituzione CNAM: schiacciante affermazione della liste UNAMS.

- ANNO 2001

- Settembre 2001 Reiterate richieste di apertura del comparto AFAM, azione gia iniziata nella primavera 2001 e fortemente contrastata da ARAN e Confederazioni. Richiesta al Parlamento di attuazione della riforma attraverso la sollecita emanazione dei regolamenti previsti dalla legge 508.

- Ottobre 2001 Azione determinata aed efficace dell'UNAMS che in tre giorni di pressante richiesta presso tutti i partiti politici riesce a risolvere il problema dei precari di Accademie e Conservatori che stavano per essere esclusi, assurdamente, dai benefici della legge di immissione in ruolo n. 124/99.

- ANNO 2002

- Settembre 2002 L'UNAMS ottiene dal Ministero che il personale non docente venga assunto, sui posti di lavoro disponibili, direttamente dalle Istituzioni di alta cultura e non più dai Provveditorati, con ciò attuando il concetto di autonomia.

- Novembre 2002 Il Parlamento accogliendo le ripetute sollecitazioni dell'UNAMS riconosce a tutti i diplomi rilasciati dalle Istituzioni di Alta Cultura la valenza di lauree di I lievvo (legge n. 268); altresì riconosce al diploma in didattica della musica il valore abilitante per l'insegnamento nella scuola secondaria. Ciò significa il compimento di una della grandi battaglie UNAMS a favore degli studenti non oiù penalizzati nei confronti dei colleghi delle Unicersità.

- ANNO 2003

- Dicembre 2003 L'UNAMS presa visione dei decreti sulla sperimentazione di secondo livello escludenti i Conservatori di musica, decreti tra l'altro illegittimi per difetto di forma, ricorre alla magistratura. A seguito di ciò il Ministro del MIUR firma in Gennaio 2004 i decreti sulla sperimentazione di 2° livello anche per i Conservatori.

- Autunno 2003 L'UNAMS ingaggia una dura battaglia con il MIUR circa la giusta adesione alla legge 508 sui concetti relativi all'autonomia stravolti dai testi ministeriali, L'azione coinvolge Presidenza del Consiglio, Camera, Senato, Istituzioni (personale e studenti) giornali e mezzi di comunicazione. Il testo definitivo, nonostante piccoli aggiustamenti è del tutto contrastante con lo spirito della legge. L'UNAMS ricorre presso il TAR.

- ANNO 2004

- Giugno 2004 Su reiterate insistenze del sindacato a favore dei precari dei Conservatori e dei docenti dell'indirizzo musicale della secondaria il Parlamento approva alcuni emendamentifondamentali anche per le Accademie, emendamenti che riconoscono alle Istituzioni di Alta Cultura la competenza della formazione degli insegnanti degli altri ordini di scuola per le discipline artistiche e musicali.

- Fine luglio 2004 Dopo anni di vacanza contrattuale ad opera di ritardi pretestuosi e voluti, l'UNAMS riesce a sfondare, dopo interventi del vicepresidente Fini e del Capo di Gabinetto Dott. Sfrecola presso il Ministro Tremonti e del Ministro Giovanardi (Rapporti con il Parlamento): il MIUR e l'ARAN vengono costretti ad aprire e chiudere, in pochissimi giorni, il primo contratto AFAM.

- Settembre 2004 È in corso un'azione determinata del sindacato per l'ottenimento, a cinque anni dall'approvazione della legge 508, del regolamento didattico. Infatti, oltre agli insostenibili ritardi pare che il Governo, nonostante i pareri di Commissioni parlamentari (Camera e Senato), Consiglio di Stato, CNAM e Istituzioni, voglia ancora una volta disattendere la legge 508.

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Al momento l'UNAMS denuncia le lungaggini dell'iter burocratico di un contratto scaduto da anni. Inoltre, in vivo contrasto con l'Amministrazione, denuncia i ritardi nell'invio degli statuti, la confusione gestionale e spesso illegittima di alcuni atti amministrativi, il mancato rispetto degli accordi sindacali sui trasferimenti e, infine, una visione personalizzata e variabile del diritto rispetto alle varie Istituzioni.

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A QUESTA SINTESI DELLA VENTICINQUENNALE BATTAGLIA DELL'UNAMS VANNO AGGIUNTE OLTRE 50 INIZIATIVE LEGALI TUTTE CONCLUSE CON SENTENZE FAVOREVOLI. TALI SENTENZE, UNITE AD ALTRE INNUMEREVOLI INIZIATIVE, HANNO VALORIZZATO L’ISTRUZIONE ARTISTICA ITALIANA, EVITATO LA SECONDARIZZAZIONE DELLE ACCADEMIE E DEI CONSERVATORI E MERITATO ALL’UNAMS ANCHE LA STIMA DEGLI AVVERSARI.