Il 13 Maggio la federazione Gilda-U.N.A.M.S. ha abbandonato le trattative per il rinnovo del Contratto-scuola presso l’ARAN per il mancato inserimento dei permessi artistici per il personale di Strumento Musicale

Comunicato stampa

Rif. 041/S
14-05-03

Il 13 Maggio la federazione Gilda-U.N.A.M.S. ha abbandonato le trattative per il rinnovo del Contratto-scuola presso l’ARAN

L’U.N.A.M.S. presa visione del mancato inserimento, causa opposizione di alcuni sindacati, nella bozza di contratto presentata dall’ARAN, dei permessi artistici per il personale docente di strumento musicale, ha ritenuto di dovere, unitamente alla GILDA, abbandonare il tavolo della trattativa.

Questa posizione era stata già esplicitata dal segretario generale dell’U.N.A.M.S. – Prof.ssa Dora Liguori – nel corso dei precedenti incontri ottenendo dall’ARAN alcune assicurazioni positive in tal senso.

Accertato, invece, il mancato accoglimento di una richiesta legittima che non poteva certo configurarsi quale privilegio ma esigenza primaria per i docenti dell’indirizzo musicale, l’U.N.A.M.S. ha ritenuto di assumere questa seconda posizione.

Vale la pena ricordare che ogni qualvolta si sono affrontati problemi inerenti l’indirizzo musicale si è sempre scatenata una perversa reazione che da più anni mal nasconde la volontà di annientare questa disciplina. La lotta ebbe inizio nel ’92 quando si tentò di abolire detta sperimentazione e l’U.N.A.M.S. sferrò con la prof.ssa Balassone una resistenza ed una lotta che ebbe ragione dei tanti oppositori (sindacati, associazioni di categoria etc.).

La lotta proseguì, come ampiamente possono testimoniare i parlamentari del tempo e molti docenti dell’allora sperimentazione, quando si volle istituire una specifica classe di concorso. Anche questa logica operazione fu una specie di dramma osteggiato da tutti e l’ottenimento di detta classe di concorso avvenne per l’abilità del M° Almerindo d’Amato che con il sostegno dell’U.N.A.M.S. riuscì a smuovere i vari gruppi parlamentari.

Dopodiché la battaglia continuò nei vari livelli di applicazione della Legge 124/99 e ... perversamente oggi continua.

Perché avviene tutto questo? Perché gli oppositori della riforma dei conservatori comprendono appieno che distruggere l’indirizzo musicale significa distruggere la stessa riforma dei conservatori.

Esattamente il motivo per il quale l’U.N.A.M.S., volendo la riforma, strenuamente difende l’indirizzo musicale che dovrebbe rappresentare la base degli studi per accedere ai Conservatori riformati quali Università.

Tornando ai permessi artistici e vista l’importanza dell’argomento e le giuste preoccupazioni di tutti i docenti interessati questa O.S. ribadisce la propria posizione in ordine alla questione.

Si rammenta che, sin dall’inizio delle trattative per il rinnovo del contratto, il nostro principale obiettivo è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e di conseguenza le altre sigle sindacali su tale questione.

Tutti gli interessati ricorderanno che già agli inizi di dicembre si era creato un “caso” sulla questione permessi artistici e sul rifiuto posto in essere dagli altri sindacati. Dopo le logiche rimostranze della base la CGIL fu costretta a pubblicare sul proprio sito (in data 11.12.2002) nella rubrica dedicata allo strumento musicale, la decisione di aderire anch’essi alla richiesta.

Tutto questo, come era ovvio, aveva tranquillizzato gli interessati.

Cosa sia maturato, in seguito, nelle intenzioni dei responsabili CGIL e di altri sindacati presenti alla trattativa è un capitolo tutto da scoprire.

Affidiamo, pertanto, ai docenti dell’indirizzo le opportune considerazioni.