Direzione generale per l'alta formazione artistica e musicalee


Prot.n.
Roma, ...........

Ai Conservatori di musica ed agli
Istituti musicali Pareggiati
LORO SEDI

E,p.c. Alle Organizzazioni Sindacali

Oggetto: Accompagnatori al pianoforte - Didattica nelle Scuole di Canto

Sono pervenute da parte di alcuni direttori, nonché da parte degli stessi studenti, pressanti segnalazioni sul grave disservizio venutosi a creare nello svolgimento della didattica delle classi di canto a causa dell'autonoma decisione di alcuni accompagnatori al pianoforte di svolgere il proprio monte orario esclusivamente nelle materie che afferiscono al settore disciplinare CODI/25 nei trienni e bienni, sottraendo in tal modo ai docenti di Canto l'indispensabile supporto pianistico.

Come è noto, il numero dei posti di accompagnatore al pianoforte è stabilito ex lege in corrispondenza di ciascuna classe di canto, essendo stata ravvisata a monte l'imprescindibilità di questa figura professionale affinché sia garantita la qualità della formazione degli studenti di canto.

Stante la priorità assoluta di tale finalità non può ipotizzarsi che il regolare funzionamento della didattica del canto dipenda e sia pregiudicata da scelte individuali dei singoli accompagnatori al pianoforte del tutto scollegate dalla valutazione delle esigenze didattiche da parte del Consiglio Accademico, cui compete, per previsione statutaria, la determinazione del piano di indirizzo e della programmazione delle attività istituzionali. Va ricordato altresì che la declaratoria del settore disciplinare CODI/25 recita testualmente: “[...] Concerne, inoltre, la pratica dei repertori per canto dei diversi stili ed epoche fino ai nostri giorni (teatro musicale, musica sacra, sinfonica, corale e da camera), nell'ambito del programma deciso dal docente di canto”, creando senza ombra di dubbio un legame tra la cattedra di Canto e il Pianista accompagnatore.

Anche la disciplina contrattuale del comparto demanda al Consiglio Accademico le procedure per l'attribuzione dei compiti didattici, di ricerca e produzione artistica ai professori di prima e seconda fascia, sentiti gli interessati e nel rispetto della loro libertà di insegnamento e delle loro specifiche competenze.

Va pertanto escluso, anche perché non suffragato da alcuna disposizione normativa, che l'opzione per altri e diversi compiti didattici sia esclusivamente rimessa all'autodeterminazione del docente a prescindere dalla valutazione del Consiglio Accademico delle priorità didattiche e del conseguente affidamento dei compiti di insegnamento.

Ciò, d'altronde, non sembra in alcun modo ledere la libertà di insegnamento costituzionalmente garantita atteso che essa si estrinseca nella incondizionata possibilità di svolgere la funzione didattica secondo le modalità ed i contenuti ritenuti più opportuni.

Rientra, pertanto, nei poteri rimessi agli organi che sovrintendono al regolare e corretto funzionamento della didattica delle istituzioni di adottare ogni decisone intesa a contemperare le autonome scelte dei docenti di accompagnamento pianistico con le preminenti esigenze didattiche

IL DIRETTORE GENERALE
Giorgio Bruno Civello