SENATO DELLA REPUBBLICA
XIV LEGISLATURA

266a SEDUTA PUBBLICA

RESOCONTO

SOMMARIO

MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2002

(Notturna)


Presidenza del vice presidente CALDEROLI


La seduta inizia alle ore 21,02.

Il Senato approva il processo verbale della seduta notturna del 2 agosto 2001.

Comunicazioni all'Assemblea

PRESIDENTE. Dà comunicazione dei senatori che risultano in congedo o assenti per incarico avuto dal Senato. (v. Resoconto stenografico).

Preannunzio di votazioni mediante procedimento elettronico

PRESIDENTE. Avverte che dalle ore 21,04 decorre il termine regolamentare di preavviso per eventuali votazioni mediante procedimento elettronico.

Discussione del disegno di legge:

(1742) Conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, luniversità, la ricerca scientifica e tecnologica e lalta formazione artistica e musicale (Relazione orale)

Approvazione, con modificazioni, con il seguente titolo: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, luniversità, la ricerca scientifica e tecnologica e lalta formazione artistica e musicale

PRESIDENTE. Autorizza il senatore Asciutti a svolgere la relazione orale.

ASCIUTTI, relatore. Le norme del decreto-legge riguardanti il settore scolastico dispongono in particolare l'obbligatorietà per i docenti in soprannumero di partecipare ai corsi di riconversione professionale, già previsti a titolo solo volontario, stabilendo che, persistendo la condizione di soprannumerarietà, essi siano collocati in disponibilità con la sospensione di tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro e con il diritto ad un'indennità per la durata massima di 24 mesi. L'articolo 2 reca invece una norma di interpretazione autentica dell'articolo 3 del decreto-legge n. 255 del 2001 in base alla quale è possibile procedere anche dopo l'inizio dell'anno scolastico all'accorpamento di classi che a quella data siano apparse sottodimensionate quanto a numero di alunni mentre si dispone che non sono ammissibili sdoppiamenti di classi. Con la disposizione dell'articolo 3 si intende far fronte ai bisogni finanziari dello Stato conseguenti al subentro avvenuto a seguito della legge n. 124 del 1999 - nei contratti di appalto stipulati dagli enti locali per servizi di pulizia dei locali scolastici. Quanto alle norme riguardanti l'università, l'articolo 4 assegna agli atenei le risorse per sanare alcune situazioni debitorie nonché per finanziare la corresponsione di borse di studio agli studenti delle università non statali legalmente riconosciute. Ulteriori disposizioni intervengono in materia di sostegno e pubblicizzazione delle attività di servizio agli studenti nonché per assicurare il tempestivo esame dei progetti per la realizzazione di alloggi e residenze universitarie. In materia di alta formazione artistica e musicale, vengono destinate risorse ad interventi edilizi e si assicura il valore dei titoli conseguiti presso accademie e conservatori secondo l'ordinamento precedente alla riforma del 1999 ai fini dell'accesso all'insegnamento, ai corsi di specializzazione e alle lauree specialistiche presso le università. Si dispone altresì l'equiparazione dei vecchi titoli alle lauree ai fini dell'accesso ai pubblici concorsi. Illustra l'ordine del giorno G1 volto ad assicurare in materia di formazione delle graduatorie permanenti parità di trattamento nell'attribuzione del punteggio tra i soggetti abilitati a seguito di partecipazione a concorsi e coloro che abbiano conseguito l'abilitazione a seguito di superamento dell'esame di Stato al termine delle scuole di specializzazione. (Applausi dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione generale, disponendo nel contempo, ai sensi dellarticolo 84 del Regolamento, il contingentamento dei tempi degli interventi.

FRANCO Vittoria (DS-U). Le disposizioni contenute nel decreto-legge si inseriscono nella politica complessiva del Governo in materia di scuola diretta soltanto alla cosiddetta razionalizzazione e cioè a veri e propri tagli di spesa, anziché ad interventi volti a migliorare la qualità dell'istruzione. Nell'ottica del contenimento degli organici vanno lette levanno lette le norme relative alla riconversione obbligatoria dei docenti e alla possibilità di accorpamento delle classi; questultima disposizione in particolare non tiene in alcun conto le specifiche esigenze riscontrabili soprattutto nelle scuole di montagna. Peraltro, si punta ad una riduzione degli insegnanti in un momento in cui si riscontra un aumento della popolazione scolastica, procedendo ancora una volta in senso contrario rispetto agli altri Paesi europei che pongono l'istruzione al centro delle loro politiche. Il Gruppo condivide l'ordine del giorno G1 volto a sanare una situazione di disparità, anche se sarebbe preferibile procedere attraverso modifiche al decreto-legge anziché attendere un nuovo intervento legislativo sulla questione. (Applausi dai Gruppi DS-U e Mar-DL-U. Congratulazioni).

SOLIANI (Mar-DL-U). L'insieme di misure eterogenee contenute nel decreto-legge ha come filo conduttore la finalità di ridurre pesantemente le risorse destinate alla scuola, all'università ed alla ricerca. La pervicace azione del Governo, portata avanti con tutti i provvedimenti sin qui adottati e confermata nelle finanziarie per il 2002 e per il 2003, tesa a fare dell'istruzione il terreno per il risparmio anziché degli investimenti avrà effetti pregiudizievoli sul futuro del Paese. Peraltro, gli interventi occasionali contenuti nel provvedimento denotano l'incapacità di governare in modo lineare il sistema dell'istruzione, dando in primo luogo certezze agli operatori, soprattutto al corpo docente, qui considerato come uno spreco di risorse. La parola d'ordine della razionalizzazione dell'esistente si traduce così in una destrutturazione del sistema che equivale ad un impoverimento a livello non solo di risorse e di personale ma anche culturale e morale. Sarebbe necessario investire nell'istruzione, ampliarne i servizi ed allargare la platea dei fruitori per poi determinare il fabbisogno, mentre il testo in conversione, con misure come l'accorpamento ad anno scolastico iniziato delle classi sottodimensionate ed il divieto ad effettuare sdoppiamenti oltre i numeri previsti, incide sulla qualità del servizio offerto e sul rapporto tra docenti e studenti, specie in presenza di bisogni specifici che richiedono un incremento di efficienza assicurabile soltanto attraverso un organico funzionale. Rilevato che anche gli interventi in materia di accademie e conservatori denotano la mancanza di una visione complessiva dei problemi sul tappeto, esprime dubbi sulla compatibilità di quanto previsto al comma 2 dell'articolo 7 circa i poteri della commissione istituita presso il Ministero in materia di alloggi e residenze degli studenti universitari con le competenze assegnate alle Regioni dalla riforma del Titolo V della Costituzione. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U e DS-U).

ACCIARINI (DS-U). Il provvedimento in esame, oltre a suscitare profonda perplessità per l'eterogeneità delle norme in esso contenute, preoccupa in quanto conferma la politica dei tagli di risorse nel settore dell'istruzione che purtroppo viene ribadita nella manovra finanziaria per il 2003. In realtà, da un lato le eccedenze di personale vengono classificate come uno spreco di risorse poiché manca unanalisi attenta della situazione della scuola, dall'altro vengono completamente trascurati gli effetti deleteri dell'applicazione del mero dato quantitativo sul funzionamento delle classi e sulla qualità dell'insegnamento. Invita il Governo ad assumere provvedimenti seri in materia di precariato, consentendo agli oltre 100.000 precari attualmente esistenti unadeguata sistemazione nel mondo della scuola. (Applausi dal Gruppo DS-U).

MONTICONE (Mar-DL-U). Sottolineato come il pur positivo intento di razionalizzazione delle spese rischi, se applicato meccanicamente nel comparto dell'istruzione, di avere gravi conseguenze, esprime un giudizio positivo in particolare sugli articoli 3, 4 e 7 del decreto-legge. E infatti importante l'incremento delle risorse destinate al subentro nei contratti stipulati dagli enti locali per le funzioni amministrative, tecniche ed ausiliarie nelle istituzioni scolastiche statali, anche se occorre procedere ad una ricognizione per valutare le ricadute sul piano occupazionale derivanti dalla cessazione di rapporti con numerose cooperative prestatrici di servizi. Analogamente positive sono le previsioni relative al ripiano delle situazioni debitorie delle università derivanti dalla corresponsione di classi e scatti stipendiali al personale docente ed ai ricercatori, ma è auspicabile che la dotazione economica prevista venga integrata dalla prossima manovra finanziaria. Sempre a proposito delle Università, il Governo per un verso denota scarsa attenzione ai problemi posti dall'evoluzione delle strutture universitarie, per altro verso sembra intenzionato a riformare gli ordinamenti della docenza: sarebbe auspicabile affrontare il tema tenendo conto della funzionalità dell'università e senza intaccare il principio della inamovibilità dei docenti universitari dal loro ruolo. In tema di diritto allo studio, infine, è necessario coordinare gli interventi dello Stato e delle Regioni in attuazione delle modifiche al Titolo V della Costituzione. (Applausi dai Gruppi Mar-DL-U, DS-U e Misto-Com).

VALDITARA (AN). Contrariamente a quanto sostenuto dall'opposizione, i 670 milioni di euro che costituiscono l'importo complessivo dei finanziamenti erogati dal decreto-legge rappresentano un ingente flusso di risorse verso il settore dell'istruzione, dell'università e della ricerca; tra l'altro, si interviene anche con altri 375 milioni di euro per far fronte ai debiti contratti dallo Stato nei confronti dell'università e per il pagamento degli scatti stipendiali dei professori e dei ricercatori, in quanto evidentemente i precedenti Governi hanno trascurato di adempiere a questo obbligo. Dopo avere espresso un giudizio particolarmente favorevole per gli interventi di valorizzazione delle attività attraverso le quali gli studenti concorrono alla gestione delle strutture universitarie, nonché per le disposizioni relative agli alloggi e alle residenze destinate agli studenti e per l'articolo 6 che dà nuovo impulso al processo di assimilazione delle accademie e dei conservatori alle università, sottolinea l'importanza dell'ordine del giorno G1 al fine di garantire parità di trattamento nelle graduatorie permanenti dei precari della scuola, tentando di porre rimedio a problemi generati da scelte dei precedenti Governi. Per quanto riguarda la polemica circa gli accorpamenti delle classi, occorre rilevare che si tratta di evitare lo spreco di risorse causato da preiscrizioni non confermate. Ricordato che la prossima manovra finanziaria aumenterà gli stanziamenti destinati all'edilizia scolastica, conferma il pieno appoggio ad un provvedimento impostato a corretti criteri di razionalizzazione delle risorse. (Applausi dai Gruppi AN e FI. Congratulazioni).

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione generale. Avendo il relatore ed il rappresentante del Governo rinunciato ad intervenire in sede di replica, dà conto del parere non ostativo espresso dalla 1a Commissione e comunica che la 5a Commissione ha espresso parere di nulla osta sul disegno di legge e sugli emendamenti, ad eccezione degli emendamenti 4.0.1, 4.100 e 6.1, sui quali il parere è contrario ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione. Anche la 1a Commissione permanente ha espresso, per quanto di competenza, parere di nulla osta sugli emendamenti.

ASCIUTTI, relatore.

i rimette al parere del Governo sull'ordine del giorno G2.

APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il Governo accoglie l'ordine del giorno G1 ma non l'ordine del giorno G2.

FRANCO Vittoria (DS-U). Non insiste per la votazione dell'ordine del giorno G2.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno G1 non viene dunque posto ai voti. Passa all'esame dellarticolo 1 del disegno di legge di conversione, avvertendo che gli emendamenti sono riferiti agli articoli del decreto-legge da convertire. Passa quindi all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto-legge.

SODANO Tommaso (Misto-RC). Gli emendamenti soppressivi presentati all'articolo 1 del decreto-legge hanno lo scopo di impedire la conversione di norme che costituiscono l'ulteriore dimostrazione della logica che presiede agli interventi del Governo di riduzione della spesa nel settore della scuola, ispirati ad una concezione dell'istruzione come merce e volti alla riduzione degli ambiti operativi della scuola pubblica. In tale ottica rientrano la licenziabilità di fatto dei docenti in sovrannumero e l'assenza di risposte concrete al problema dei precari.

ACCIARINI (DS-U). Gli emendamenti 1.1 ed 1.2 sono stati respinti in Commissione dalla rappresentante del Governo per motivi che tuttora non appaiono chiari. Infatti, posto che è da definire come possa essere applicata la mobilità nel settore della scuola con riferimento a docenti dotati di titoli di studio specifici e quindi difficilmente riciclabili in altre materie di insegnamento, non si capisce perché per la valutazione delle eccedenze e la dichiarazione di mobilità non possano essere seguite corrette procedure di contrattazione sindacale e le disposizioni di cui all'articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

ASCIUTTI, relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.3 e 1.200 e parere contrario sugli altri.

APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Con distinte votazioni, il Senato approva gli emendamenti 1.3 e 1.200 e respinge gli emendamenti 1.100, 1.101, 1.1 e 1.2.

PRESIDENTE. Passa allesame degli emendamenti riferiti allarticolo 2 del decreto-legge.

SOLIANI (Mar-DL-U). L'articolo affronta in modo errato il problema del rapporto tra docenti e classi, determina l'aumento dei docenti soprannumerari e solleva alcuni dubbi in merito alla costituzionalità per mancanza di ragionevolezza.

PRESIDENTE. I restanti I restanti emendamenti si intendono illustrati.

ASCIUTTI, relatore. Esprime parere contrario sugli emendamenti 2.1 e 2.100, mentre invita i presentatori a ritirare l'emendamento 2.0.3.

APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore.

ACCIARINI (DS-U). Voterà a favore dell'emendamento 2.1 in quanto l'articolo è ispirato a logiche economiche che prescindono completamente dalle indispensabili valutazioni sulla qualità dell'insegnamento. Inoltre, i mutamenti dell'ultimo momento nella composizione delle classi indeboliscono la scuola e ne impediscono la programmazione.

Il Senato respinge gli emendamenti 2.1 e 2.100, tra loro identici.

PRESIDENTE. L'emendamento 2.0.3 si intende ritirato. Passa quindi allesame dell'emendamento della Commissione, che si intende illustrato, tendente ad inserire un articolo aggiuntivo dopo larticolo 3 del decreto-legge.

APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il Governo è favorevole.

Il Senato approva l'emendamento 3.0.1.

PRESIDENTE. Passa all'esame degli emendamenti riferiti allarticolo 4 del decreto-legge.

SODANO Tommaso (Misto-RC). L'emendamento 4.100 prevede la copertura finanziaria per l'adempimento degli obblighi nei confronti del personale docente e ricercatore e per corrispondere allonere derivante dal contenzioso giudiziario promosso dai lettori di lingue straniere, che hanno visto riconosciuti i loro diritti.

PRESIDENTE. restanti emendamenti si intendono illustrati.

ASCIUTTI, relatore. Esprime parere contrario sugli emendamenti 4.100 e 4.101; ritira l'emendamento 4.0.1 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti 4.1 e 4.2.

CALDORO, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Dichiara improcedibile l'emendamento 4.100.

Con distinte votazioni, il Senato approva gli emendamenti 4.1 e 4.2 e respinge l'emendamento 4.101.

PRESIDENTE. Passa all'esame dell'emendamento della Commissione, che si intende illustrato, tendente ad inserire un articolo aggiuntivo dopo larticolo 5 del decreto-legge, sul quale il rappresentante del Governo esprime parere favorevole.

Il Il Senato approva l'emendamento 5.0.1.

PRESIDENTE. Passa all'esame degli emendamenti riferiti allarticolo 6 del decreto-legge, che si intendono illustrati.

ASCIUTTI, relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 6.4, 6.200, 6.3 e 6.5. Il parere è contrario sugli emendamenti 6.200/1 e 6.6, mentre invita i presentatori a ritirare l'emendamento 6.1.

CALDORO, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Concorda con il parere del relatore.

Con distinte votazioni, il Senato approva gli emendamenti 6.4, 6.200, 6.3 e 6.5. Sono respinti gli emendamenti 6.200/1 e 6.6.

VALDITARA (AN). Trasforma l'emendamento 6.1 nell'ordine del giorno G6.100 (v. Allegato A).

CALDORO, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. ottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Accoglie l'ordine del giorno.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno G6.100, accolto dal Governo, non verrà posto in votazione.

PRESIDENTE. Passa allesame degli emendamenti riferiti allarticolo 7 del decreto-legge, che si intendono illustrati.

ASCIUTTI, relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 7.100 e 7.200; si rimette al Governo sugli emendamenti 7.101 e 7.102, mentre il parere sul 7.0.100 è favorevole a condizione che i presentatori ne accettino una riformulazione.

VALDITARA (AN). Accoglie la modifica suggerita dal relatore (v. Allegato A).

CALDORO, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Invita i presentatori a ritirare gli emendamenti 7.101 e 7.102; sui restanti emendamenti concorda con il parere del relatore.

PAGANO (DS-U). Ritira gli emendamenti 7.101 e 7.102.

Con Con distinte votazioni, il Senato approva gli emendamenti 7.100 e 7.200.

MARINO (Misto-Com).

Il Senato approva l'emendamento 7.0.100 (testo 2).

PRESIDENTE.

Passa alla votazione finale.

D'ANDREA (Mar-DL-U). Annuncia il voto contrario ad un provvedimento confuso, ispirato ad una logica aziendalista, insufficiente a riparare gli errori della finanziaria dell'anno scorso e caratterizzato da sovrapposizione di fonti normative e fonti contrattuali. Nonostante alcune norme siano astrattamente condivisibili, è da respingere la modalità con cui il Governo affronta i problemi della scuola e dell'università e la parcellizzazione degli interventi normativi che determina incertezza nelle prospettive. Sottolinea inoltre la necessità di misure significative a favore del settore della ricerca e della programmazione degli interventi per l'edilizia scolastica e lamenta l'ulteriore rinvio dell'attuazione della legge che disciplina le accademie e i conservatori. (Applausi dal Gruppo Mar-DL-U e della senatrice Acciarini).

VALDITARA (AN). nnuncia il voto favorevole al disegno di legge di conversione ed esprime particolare soddisfazione perché l'approvazione dell'emendamento 7.0.100 consentirà un serio ripensamento della riforma dei diplomi universitari, che si è rivelata sbagliata anche secondo numerosi docenti che hanno firmato un documento in tal senso.

ACCIARINI (DS-U). La politica scolastica del Governo, di cui il provvedimento in discussione è un tassello, determina un senso complessivo di precarietà nella scuola, nelle università e negli istituti di alta formazione musicale ed artistica. Vengono ridotte le attività che contribuiscono alla qualità dell'offerta formativa, rispetto alla quale è determinante l'apporto degli insegnanti, che al contrario sono considerati solo come destinatari di risparmi e mai di investimenti. I risultati del Governo sono deludenti anche rispetto alle sue promesse elettorali: gli interventi per la diffusione dell'informatica nella scuola risalgono ai governi di centrosinistra, mentre l'attuale Esecutivo si è limitato a sopprimere i fondi per il progetto di insegnamento delle lingue. Lo stesso clima si riscontra nelle università, alcune delle quali hanno avviato la riforma, ma nell'incertezza e nella confusione, che vengono accentuate dall'approvazione dell'emendamento 7.0.100. (Applausi dai Gruppi DS-U, Mar-DL-U, Misto-Com e Misto-RC).

SODANO Tommaso (Misto-RC). Tommaso (Misto-RC). Rifondazione comunista voterà contro perché nel provvedimento si riscontra il segno della politica scolastica del Governo, vale a dire i tagli alle risorse e l'attacco al ruolo della scuola pubblica. (Applausi dal Gruppo Misto-RC).

GABURRO (UDC:CCD-CDU-DE). nnuncia il voto favorevole in quanto il provvedimento è coerente con il valore strategico del disegno di legge di riforma scolastica, indispensabile per innalzare il basso livello della preparazione scientifica degli studenti e riportare il rapporto tra i docenti e gli studenti nella media dei paesi industrializzati. (Applausi dai Gruppi UDC:CCD-CDU-DE, FI, AN e LP).

IIl Senato approva il disegno di legge n. 1742, composto del solo articolo 1, nel testo emendato con il seguente titolo: "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale", autorizzando la Presidenza a procedere al coordinamento eventualmente necessario. .

...OMISSIS...

La seduta termina alle ore 22,48.