Vai a: Emendamenti


ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 16 OTTOBRE 2002
135a Seduta

Presidenza del Presidente
ASCIUTTI


Intervengono i sottosegretari di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Caldoro e Aprea.

La seduta inizia alle ore 15,20.


IN SEDE REFERENTE
(1742) Conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale
(Seguito dell'esame e rinvio)

Riprende l'esame sospeso nella seduta dell'8 ottobre scorso, nel corso della quale – ricorda il presidente relatore ASCIUTTI – erano state svolte le repliche.

Si passa quindi all'esame degli ordini del giorno riferiti al disegno di legge nel suo complesso.

Interviene il senatore D'ANDREA, il quale illustra il seguente ordine del giorno:

0/1742/1/7
D'ANDREA, SOLIANI, ACCIARINI, TESSITORE, MONTICONE

"Il Senato,
in sede di conversione del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale,
rilevata la gravissima situazione in cui versa l'edilizia scolastica, in particolare nelle regioni meridionali, denunciata unitariamente dagli assessori provinciali alla pubblica istruzione a conclusione del Forum nazionale svoltosi a Cagliari il 26 e 27 settembre 2002,
tenuto altresì conto dell'imminente scadenza del termine per la messa a norma di legge di tutti gli edifici,
considerato che si sono arrestati anche i flussi finanziari, che per effetto della legge n. 23 del 1996 hanno consentito almeno la continuità degli interventi relativi alla sicurezza degli edifici,
impegna il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
- a destinare all'edilizia scolastica, in sede di prossima finanziaria, anche attraverso il rifinanziamento della citata legge n. 23 del 1996, risorse in grado di garantire condizioni di sicurezza e spazi didattici vivibili adeguati all'indirizzo formativo scelto,
- a promuovere la revisione del decreto ministeriale del 18 dicembre 1975, recante norme tecniche ed indici minimi di funzionalità didattica, al fine di adeguarle alle mutate esigenze."

Egli dichiara quindi di voler impegnare il Governo, come si evince dal testo presentato, sia a dislocare fondi nell'ambito della manovra finanziaria per il 2003 sufficienti a risolvere i problemi dell'edilizia scolastica, sia a rivisitare la normativa vigente in materia così da adeguare le strutture scolastiche alle nuove esigenze di funzionalità didattica.

Il PRESIDENTE RELATORE si rimette al parere del Governo sull'ordine del giorno in esame.

Il sottosegretario Valentina APREA precisa che nel disegno di legge finanziaria per il 2003 è appunto prevista la concessione di mutui agli enti locali da destinare all'edilizia scolastica e fa inoltre presente che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha già adempiuto, per la parte di propria competenza, alla revisione del decreto ministeriale 18 dicembre 1975, che disciplina la materia dal punto di visto tecnico. Si è ora in attesa di acquisire il concerto degli altri Ministeri interessati.
Avendo quindi il Ministero competente già provveduto ad avviare la soluzione delle due questioni sollevate dall'ordine del giorno n. 1, il Sottosegretario osserva che sarebbe conseguente invitare i proponenti a ritirarlo. Tuttavia, in considerazione della rilevanza dei problemi evocati dal testo presentato dal senatore D'Andrea, ella accoglie il predetto ordine del giorno come raccomandazione.

La senatrice PAGANO giudica positivamente la decisione del rappresentante del Governo, in quanto l'ordine del giorno può comunque rappresentare un elemento di sostegno all'azione del Ministero volta a perseguire la soluzione delle questioni in oggetto.

Il senatore D'ANDREA non insiste per la votazione dell'ordine del giorno n. 1 e prende nuovamente la parola per illustrare il seguente ordine del giorno:

0/1742/2/7
D'ANDREA

"Il Senato,
in sede di conversione del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale,
considerato che le Accademie e i Conservatori sono tuttora investiti da un processo di trasformazione (destinato ad adeguarne la struttura) per effetto della legge n. 508 del 1999, la cui compiuta attuazione sembra richiedere tempi più lunghi di quelli inizialmente previsti,
rilevato che si fa più pressante l'esigenza di adeguare la distribuzione territoriale delle medesime istituzioni di alta formazione artistica e musicale, con particolare riferimento alle regioni che ne sono tuttora prive,
tenuto conto che in Basilicata, pur in presenza di due licei artistici e di due istituti d'arte che svolgono una importante azione di istruzione e formazione nelle discipline artistiche, non è sorta finora un'Accademia di Belle Arti, nonostante la viva attesa delle comunità locali,
considerata la manifestata volontà dell'Amministrazione provinciale di Matera di concorrere, unitamente con altre istituzioni, alla individuazione ed alla messa a disposizione della istituenda accademia di una sede idonea e prestigiosa per corrispondere all'obiettivo di offrire un ulteriore sbocco alle esigenze formative dei giovani diplomati degli istituti scolastici di indirizzo artistico attivi in Basilicata nonché nella contigua area murgiana,
impegna il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad istituire un'Accademia di Belle Arti in Basilicata, con sede in Matera, città dalle forti connotazioni storico culturali che testimoniano la peculiarità di un territorio la cui storia ha registrato un ciclo ininterrotto di civiltà e culture, riconosciuto dall'UNESCO 'patrimonio dell'Umanità'".

Al riguardo, il presentatore osserva che il processo di trasformazione delle Accademie e dei Conservatori si sta rilevando più complesso del previsto e sta richiedendo dei tempi particolarmente lunghi. Segnala inoltre che vi sono regioni ancora prive di qualsiasi istituzione di alta formazione artistica e musicale e quindi non in grado di offrire uno sbocco agli studenti provenienti dai licei artistici e dagli istituti d'arte.
Per queste ragioni ha ritenuto di dover richiedere l'impegno del Governo a favore dell'istituzione di una accademia di belle arti in Basilicata.

Il presidente relatore ASCIUTTI si esprime in senso favorevole sull'ordine del giorno n. 2.

Il sottosegretario CALDORO condivide le finalità dell'ordine del giorno e assicura che il Governo sta agendo per affrontare e risolvere il problema della distribuzione territoriale delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale. Precisa tuttavia che nel corso della sua azione il Ministero sta incontrando difficoltà oggettive, di cui non fa mistero del resto lo stesso senatore D'Andrea. Pertanto ritiene di poter accogliere l'ordine del giorno n. 2 come raccomandazione.

Il senatore D'ANDREA non insiste per la votazione dell'ordine del giorno in esame.

Il presidente relatore ASCIUTTI interviene a sua volta per illustrare il seguente ordine del giorno:

0/1742/3/7
ASCIUTTI, relatore

"Il Senato,
in sede di conversione del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'università, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale,
impegna il Governo, ai fini della formazione delle graduatorie permanenti di cui all'articolo 401 del Testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, ad assicurare il medesimo punteggio a coloro che abbiano conseguito la specifica abilitazione a seguito di partecipazione a procedure concorsuali o abilitanti e a coloro che abbiano conseguito l'abilitazione a seguito di superamento dell'esame di Stato al termine delle scuole di specializzazione di cui all'articolo 4 della legge 19 novembre 1990, n. 341".

Con la presente iniziativa egli ritiene in particolare di aver recepito le sollecitazioni provenienti da diversi Gruppi politici e tradottesi in specifiche proposte emendative. Si tratta infatti di impegnare il Governo a intervenire nella materia delle graduatorie permanenti dei docenti e dei relativi punteggi, allo scopo di salvaguardare i diritti acquisiti dai precari.
Ricorda quindi come la istituzione delle Scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) e l'effettuazione dei relativi corsi-concorsi abbia alterato la situazione preesistente degli insegnanti precari della scuola. Si sono in effetti verificati casi in cui coloro che non avevano superato i concorsi pubblici per l'insegnamento hanno potuto frequentare i corsi delle SSIS e quindi, a seguito del punteggio loro attribuito, scavalcare in graduatoria i vincitori dei predetti concorsi, ai quali del resto non era stato consentito di accedere ai corsi-concorsi delle medesime SSIS. Alla luce dell'esperienza fin qui realizzata, del resto, sorge anche l'opportunità di rivedere la struttura delle Scuole di specializzazione e di riconsiderare i corsi di formazione da loro espletati.

La senatrice ACCIARINI rivendica al Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo l'iniziativa di aver sollevato a tempo debito la questione dei punteggi per l'inserimento nelle graduatorie dei docenti, presentando una interrogazione ad hoc. In proposito, pur ritenendo corretto che il Governo sia intervenuto attraverso una normativa di livello secondario, puntualizza che nel merito non sono state accolte le osservazioni avanzate dalle organizzazioni sindacali interessate. Si è così aperta una fase contenziosa, che ha prodotto le note sentenze del Tribunale amministrativo regionale del Lazio. Ritiene pertanto che, se il Ministero avesse prestato la dovuta attenzione al problema nel momento in cui venne sollevato dalla propria parte politica, si sarebbero evitate le conseguenze sopra richiamate e l'anno scolastico non sarebbe iniziato in presenza di graduatorie che ledono i diritti acquisiti degli insegnanti precari, come ricordato dal Presidente e come invece effettivamente accaduto.
Quanto alle SSIS, pur richiedendo il sistema dei corsi di formazione una opportuna rivisitazione, non si può disconoscere il rilevante ruolo svolto da dette Scuole, che hanno consentito di instaurare una proficua collaborazione tra università e sistema di istruzione. Pertanto, sarebbe semmai preferibile valorizzare e rilanciare l'esperienza delle SSIS, come del resto il Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo ha più volte sostenuto nel corso dell'esame del disegno di legge di riforma dei cicli scolastici.
Venendo al contenuto dell'ordine del giorno n. 3, la senatrice dichiara di condividerlo, ma nel contempo di nutrire perplessità sul passaggio che tende "ad assicurare il medesimo punteggio…". Questa espressione appare infatti ambigua e del resto non chiarisce il pensiero dello stesso proponente, il quale nel corso della sua illustrazione ha invece ben esplicitato ciò che intende chiedere al Governo, vale a dire che le graduatorie permanenti vengano formate sulla base di principi di equità.

Il senatore VALDITARA precisa di aver presentato anch'egli a suo tempo, unitamente al senatore Bevilacqua, una interrogazione sulla questione delle graduatorie degli insegnanti. Fa quindi presente che i senatori del Gruppo Alleanza Nazionale sottoscrivono l'ordine del giorno del Presidente relatore condividendolo nel merito. Suggerisce tuttavia che esso venga modificato, nel senso di richiamare espressamente il principio della parità di trattamento.
In relazione poi alle responsabilità circa l'attuale situazione delle graduatorie, egli fa risalire ai precedenti Governi di Centro-sinistra, e in particolare all'allora ministro De Mauro, la decisione di elaborare un meccanismo dei punteggi tale da mortificare gli insegnanti precari e creare aspettative in coloro che frequentavano i corsi di formazione delle SSIS. Auspica comunque che l'attuale Governo provveda quanto prima al riordino della materia.

Anche il senatore CASTELLANI ricorda di aver presentato una interpellanza sul tema in oggetto, alla quale il Governo ha risposto in Assemblea. Sottolinea poi come l'ordine del giorno in esame si riferisca a una esigenza assai diffusa nel mondo della scuola. Le attuali graduatorie dei docenti rischiano infatti di avere un impatto sociale devastante, dal momento che molti insegnanti precari, scavalcati ingiustamente da coloro che provengono dalle SSIS, potrebbero non essere impiegati in alcun servizio e quindi ritrovarsi senza retribuzione.
Rileva poi che il Governo ha sinora affrontato tale problematica con atteggiamento burocratico, limitandosi a ripercorrere le vicende che hanno condotto all'attuale formulazione delle graduatorie. Al riguardo, ammette che in effetti fu l'ex ministro De Mauro ad attribuire un punteggio così elevato ai docenti provenienti dai corsi di formazione delle SSIS, ma puntualizza che quella decisione venne assunta in un ambito completamente diverso, che prevedeva l'esistenza delle cosiddette "fasce", per cui era previsto che i suddetti docenti avessero comunque posizioni inferiori in graduatoria rispetto ai precari che potevano già vantare una certa anzianità di servizio. L'abolizione delle fasce, voluta dall'attuale Governo, ha invece stravolto le graduatorie sostanzialmente vanificando il cosiddetto "doppio canale", che la legge n. 124 aveva previsto per consentire l'accesso all'insegnamento sia dei giovani neolaureati vincitori di concorso che di coloro che avevano una concreta esperienza acquisita in servizio.
Le motivazioni ora esposte – precisa l'oratore – stanno anche a fondamento degli emendamenti che ha inteso presentare unitamente al senatore Paolo Brutti e dei quali anticipa l'illustrazione già in questa sede. Egli ritiene infatti che non sia sufficiente intervenire per via amministrativa, come sollecitato dall'ordine del giorno n. 3, e invita perciò la Commissione a prendere in considerazione le sue proposte emendative, volte a riequilibrare le posizioni relative delle diverse categorie di insegnanti nell'ambito delle graduatorie, a ridurre i punteggi assegnati ai docenti provenienti dai corsi di formazione delle SSIS e a ricostituire la terza fascia.

Il senatore GABURRO dichiara di condividere l'ordine del giorno del Presidente relatore e di volervi apporre anche la propria firma.

Il senatore BEVILACQUA, sottolineando a sua volta come le attuali modalità di formazione delle graduatorie permanenti siano inaccettabili, dichiara di condividere il contenuto dell'ordine del giorno, in quanto impegna il Governo a provvedere per via amministrativa. Si associa al tempo stesso alle riflessioni svolte dalla senatrice Acciarini in merito alle parole "medesimo punteggio", per le quali raccomanda al proponente una opportuna modifica.

Il senatore FAVARO sottoscrive a sua volta l'ordine del giorno n. 3, sottolineando la gravità e l'urgenza dei problemi ivi richiamati, che del resto hanno determinato la presentazione di emendamenti.

Accogliendo le proposte emerse dal dibattito, il presidente relatore ASCIUTTI riformula l'ordine del giorno n. 3 nel senso di sostituire le parole: "il medesimo" con le altre: "parità di trattamento nell'attribuzione del".

A nome rispettivamente dei Gruppi Democratici di Sinistra - L'Ulivo e Margherita – DL – L'Ulivo, le senatrici ACCIARINI e SOLIANI aderiscono all'ordine del giorno n. 3, come riformulato dal Presidente relatore.

Il sottosegretario Valentina APREA giudica positivamente l'orientamento della Commissione di richiedere al Governo un intervento normativo di livello secondario, secondo il tenore dell'ordine del giorno in esame. Replica quindi al senatore Castellani che la legge n. 124 del 1999, recante disposizioni urgenti in materia di personale scolastico, aveva previsto le graduatorie uniche permanenti e non aveva certo introdotto le fasce. Attraverso quel provvedimento, a lungo discusso in Parlamento, si intendeva infatti assicurare la priorità solo ai precari storici e risolvere una volta per tutte il problema del precariato. Fu piuttosto il successivo regolamento governativo - emanato dall'allora Governo di centro-Sinistra ad attuare in modo non corretto le disposizioni di cui alla predetta legge n. 124, determinando conseguentemente un contenzioso dinanzi alla giustizia amministrativa e costringendo l'attuale Governo a rimediare agli errori commessi.
L'annullamento delle fasce ha fatto tuttavia sorgere problemi nuovi nell'ambito dell'attuazione della citata legge n. 124 del 1999, di cui il Ministero è consapevole, come si evince dalla risposta fornita agli atti di sindacato ispettivo presentati da diversi parlamentari. Ella ritiene peraltro valide le ragioni che hanno indotto ad attribuire un elevato punteggio ai docenti provenienti dai corsi di formazione delle SSIS, strutture di eccellenza, i cui punti qualificanti richiama dettagliatamente. In particolare, osserva che debba essere riconosciuto pienamente il valore della formazione condotta nell'ambito delle SSIS, che non può essere valutata meno dell'esperienza in servizio realizzata dai precari. Ricorda inoltre che gli insegnanti formati nelle SSIS hanno dovuto superare ben due concorsi, uno per accedere ai corsi di formazione e l'altro a conclusione del loro ciclo.
In conclusione, il Sottosegretario accoglie l'ordine del giorno n. 3, ringraziando il Presidente relatore per aver assunto una iniziativa che sintetizza le diverse istanze emergenti da una serie di proposte emendative. Dichiara quindi che il Governo è attivamente impegnato ad affrontare e risolvere la questione per via amministrativa assicurando nel contempo che riferirà in tempi brevi al Parlamento sugli strumenti che intende adottare.

Insistendo il PRESIDENTE RELATORE per la votazione, dopo che è stata accertata la presenza del numero legale ai sensi dell'articolo 30, comma 2, del Regolamento, la Commissione approva all'unanimità l'ordine del giorno n. 3, nel testo riformulato.

Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1 del decreto-legge, pubblicati in allegato al presente resoconto.

Il presidente relatore ASCIUTTI dà per illustrato l'emendamento 1.3, presentato in ossequio alle norme sulla tecnica legislativa.

La senatrice ACCIARINI illustra gli emendamenti 1.1 e 1.2, manifestando ampie riserve sulla conversione del decreto-legge n. 212.
Quanto in particolare alla riconversione obbligatoria dei docenti, prevista dall'articolo 1, osserva che essa non tiene sufficientemente in conto l'esigenza che i docenti siano in possesso di idonei titoli di studio. Sollecita pertanto la fissazione di alcuni "paletti", che rendano più concreta e realistica l'applicazione dell'articolo 1 senza trascurare la qualità dell'insegnamento.

Sugli emendamenti all'articolo 1 si esprime il presidente relatore ASCIUTTI che, nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento 1.3, si rimette al Governo sugli emendamenti 1.1 e 1.2.

Il sottosegretario Valentina APREA esprime parere favorevole sull'emendamento 1.3 e contrario sugli emendamenti 1.1 e 1.2.

Si passa alle votazioni.

La Commissione accoglie l'emendamento 1.3; indi, con separate votazioni, respinge gli emendamenti 1.1 e 1.2.

Il presidente relatore ASCIUTTI invita tutti i Gruppi ad una riflessione sull'ordine dei lavori, considerato che il disegno di legge in esame è calendarizzato in Aula per la settimana in corso e che l'andamento del dibattito rischia di compromettere la positiva conclusione della fase istruttoria in Commissione.

La senatrice PAGANO osserva che la calendarizzazione in Aula dei disegni di legge di conversione di decreti-legge è prevista solo a condizione che ne sia concluso l'esame in Commissione. Ritiene pertanto che la discussione sul provvedimento in titolo possa proseguire distesamente, eventualmente rinviando l'inizio dell'iter in Assemblea alla seduta notturna prevista per mercoledì 23 ottobre.

Si passa all'esame dell'unico emendamento (2.1) riferito all'articolo 2 del decreto-legge, pubblicato in allegato al presente resoconto, che la senatrice SOLIANI illustra, lamentando il disinteresse del Governo per la qualità dell'apprendimento a fronte di un approccio solo economico alla questione della formazione delle classi. Il numero degli alunni ed in particolare il rapporto fra docenti e studenti non è infatti, a suo giudizio, ininfluente rispetto alla qualità dell'insegnamento ed in tal senso ella raccomanda vivamente la soppressione dell'articolo 2. Esso sollecita infatti l'accorpamento delle classi sottodimensionate rispetto alle iscrizioni, secondo un'impostazione meramente ragioneristica che solo teoricamente fa appello al senso di responsabilità dei dirigenti scolastici. A suo avviso, questi ultimi dimostrano invece assai maggiore responsabilità ed accortezza nel tentare di mantenere le condizioni migliori per l'insegnamento.

Previo parere contrario del presidente relatore ASCIUTTI e del sottosegretario Valentina APREA, l'emendamento 2.1 è posto ai voti e respinto.

Si passa all'esame degli emendamenti volti ad introdurre articoli aggiuntivi dopo l'articolo 2 del decreto-legge, pubblicati in allegato al presente resoconto.

Il senatore FAVARO dà per illustrati i suoi emendamenti.

Il senatore CASTELLANI ritira l'emendamento 2.0.2 e dà per illustrati i restanti emendamenti.

Il presidente relatore ASCIUTTI ritira l'emendamento 2.0.4. Si rimette poi al Governo sugli emendamenti 2.0.7, 2.0.5 e 2.0.3, mentre invita i presentatori a ritirare il 2.0.6 e il 2.0.1, su cui il parere sarebbe altrimenti contrario.

Il sottosegretario Valentina APREA invita i presentatori a ritirare l'emendamento 2.0.7. La legge n. 124 del 1999 ha infatti portato ad ordinamento i corsi ad indirizzo musicale nella scuola media, limitatamente a quelli funzionanti in via sperimentale dell'anno scolastico 1998-1999; nel contempo, ha istituito una specifica abilitazione per il predetto insegnamento ed ha previsto la possibilità di nomina in ruolo dei docenti in possesso della diversa abilitazione in educazione musicale con 360 giorni di servizio nei corsi sperimentali. L'emendamento non può pertanto essere accolto perché parifica due diverse abilitazioni (in educazione musicale e in strumento musicale), trasformando in definitiva una soluzione che la legge n. 124 aveva espressamente indicato come transitoria.
Invita poi i presentatori a ritirare anche l'emendamento 2.0.6, nonché il 2.0.5. Quanto a quest'ultimo in particolare, ritiene che esso sia assorbito dall'articolo 5 del disegno di legge n. 1306, di riforma scolastica, attualmente all'esame dell'Assemblea, in ottemperanza del quale si stanno già organizzando percorsi di breve durata al fine di consentire ai possessori di specializzazione ma non di abilitazione il conseguimento dell'abilitazione prima dell'aggiornamento delle graduatorie permanenti.
Esprime infine parere contrario sul 2.0.1 e sul 2.0.3.

La senatrice ACCIARINI, intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede al Presidente se i senatori che intervengono alla seduta in sostituzione dei componenti effettivi siano muniti della prescritta delega. Chiede inoltre fino a quale fase della seduta è possibile sostituire i componenti della Commissione.

Risponde il presidente ASCIUTTI, il quale assicura che i senatori che sostituiscono i membri effettivi della Commissione sono tutti muniti della necessaria delega. Precisa inoltre che non vi è alcun limite temporale alle sostituzioni.

Il senatore FAVARO, accedendo all'invito del rappresentante del Governo, ritira gli emendamenti 2.0.7, 2.0.6 e 2.0.5.

Il senatore CASTELLANI insiste invece per la votazione degli emendamenti 2.0.1 e 2.0.3 che, posti separatamente ai voti, risultano respinti.

Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

...OMISSIS...


La seduta termina alle ore 16,30.

Torna all'inizio pagina


EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE N. 1742
al testo del decreto-legge

Art. 1

1.3
ASCIUTTI, relatore

Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: "di cui all'articolo 473 del" inserire le seguenti: "testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al".
_____________

1.1
ACCIARINI, SOLIANI, BETTA, MANIERI, Vittoria FRANCO, TESSITORE, PAGANO, MONTICONE, D'ANDREA, CORTIANA

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: "sentite le organizzazioni sindacali" con le seguenti: "previa contrattazione sindacale".
_____________

1.2
ACCIARINI, SOLIANI, BETTA, MANIERI, Vittoria FRANCO, TESSITORE, PAGANO, MONTICONE, D'ANDREA, CORTIANA

Al comma 1, sostituire il terzo periodo con il seguente: "Per tutte le decisioni di carattere amministrativo e di carriera del personale interessato si applicano le procedure e le disposizioni di cui all'articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165".
_____________

Art. 2

2.1
SOLIANI, ACCIARINI, BETTA, MANIERI, MONTICONE, D'ANDREA, Vittoria FRANCO, TESSITORE, PAGANO, CORTIANA

Sopprimere l'articolo.
_____________

2.0.7
FAVARO, FERRARA

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis (Graduatorie di strumento musicale) - 1. Ai fini dell'accesso alle graduatorie di strumento musicale di cui all'articolo 1, comma 2 bis, del decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333 non è necessario che l'abilitazione in educazione musicale nella scuola media sia stata conseguita prima dell'entrata in vigore della legge 3 maggio 1999, n. 124".
_____________

2.0.6
FAVARO

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis (Compilazione delle graduatorie) - 1. Ai fini della compilazione delle graduatorie derivanti dall'accorpamento della III e IV fascia, così come previsto dal decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333, si attribuisce un punteggio integrativo agli insegnanti che hanno conseguito l'abilitazione avendo superato il concorso a cattedra di cui al decreto ministeriale del 23 marzo 1990 e che abbiano svolto, negli anni scolastici dal settembre 1995 al giugno 1999, almeno 300 giorni di servizio presso scuole statali, con modalità da regolare con successivo provvedimento amministrativo".
_____________

2.0.5
FAVARO

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis (Abilitazione all'insegnamento) - 1. I docenti in possesso del titolo di specializzazione conseguito frequentando i corsi biennali attivati dalle università ai sensi del decreto ministeriale del 24 novembre 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 131 del 7 giugno 1999, pure in mancanza dell'abilitazione all'insegnamento, e che abbiano 180 giorni di servizio, possono conseguire nelle scuole di specializzazione all'insegnamento secondario l'abilitazione all'insegnamento con riconoscimento degli specifici pregressi crediti didattici, con l'iscrizione in soprannumero al secondo anno di corso delle predette scuole di specializzazione e con inserimento nelle graduatorie permanenti previste dall'articolo 401 del Testo Unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e successive modificazioni".
_____________

2.0.4
ASCIUTTI, relatore

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis (Modalità di formazione delle graduatorie permanenti) - 1. Ai fini della formazione delle graduatorie permanenti di cui all'articolo 401 del Testo unico approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, coloro che abbiano conseguito la specifica abilitazione a seguito di partecipazione a procedure concorsuali o abilitanti hanno titolo di priorità rispetto a coloro che abbiano conseguito l'abilitazione a seguito di superamento dell'esame di stato al termine delle scuole di specializzazione di cui all'articolo 4 della legge 19 novembre 1990, n. 341.

2.0.1
CASTELLANI, Paolo BRUTTI

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis (Modifica dell'articolo 8 del decreto ministeriale 4 giugno 2001, n. 268) - 1. Il punteggio previsto dall'articolo 8, comma 1, del decreto ministeriale 4 giugno 2001, n. 268, è pari a sei punti."
_____________

2.0.2
CASTELLANI, Paolo BRUTTI

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis. (Valutazione del concorso ordinario e riservato). 1. Il punteggio previsto dall'articolo 8, comma 1, del decreto ministeriale 4 giugno 2001, n. 268, è attribuito anche ai candidati abilitati per aver superato le prove di un concorso per titoli ed esami e ai candidati abilitati per aver superato gli esami della sessione riservata di cui al comma 4 dell'articolo 2 della legge 3 maggio 1999, n. 124."
_____________


2.0.3
CASTELLANI, Paolo BRUTTI

Dopo l'articolo 2 inserire il seguente:
"Art. 2-bis. (Modifiche al decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito in legge 20 agosto 2001, n. 333) - 1. Al decreto-legge 3 luglio 2001, n. 255, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 agosto 2001, n. 333, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 1, comma 1, lettera b), dopo l'ultimo periodo è aggiunto il seguente: 'Nel medesimo scaglione sono in ogni caso compresi i docenti che abbiano prestato servizio di insegnamento nelle scuole ed istituti di istruzione secondaria per almeno trecentosessanta giorni alla data del 30 giugno 2002';
b) all'articolo 1, comma 1, dopo la lettera b), è aggiunta la seguente: 'b-bis) terzo scaglione: docenti in possesso di abilitazione comunque conseguita che non abbiano il requisito minimo di servizio di cui alla precedente lettera b)';
c) all'articolo 2, comma 1, le parole: 'lettera b' sono sostituite con le seguenti: 'lettere b) e b-bis)'."
_____________