ISTRUZIONE (7a)


MARTEDI' 8 OTTOBRE 2002
131 a Seduta


Presidenza del Presidente
ASCIUTTI


Intervengono i sottosegretari di Stato per i beni e le attivit√ culturali Pescante e per l'istruzione, l'universit√ e la ricerca Valentina Aprea.

La seduta inizia alle ore 15,10.

IN SEDE REFERENTE

(1742) Conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2002, n. 212, recante misure urgenti per la scuola, l'universit√, la ricerca scientifica e tecnologica e l'alta formazione artistica e musicale
(Seguito dell'esame e rinvio)


Riprende l'esame sospeso nella seduta del 3 ottobre scorso.

Nella discussione generale interviene la senatrice ACCIARINI, a giudizio della quale il decreto-legge n. 212 si inserisce in una politica complessiva ben chiara, portata avanti anche in sede di finanziaria, volta a realizzare tagli di spesa che, indipendentemente dalla valutazione sulle diseconomie del sistema, appaiono meccanici e del tutto avulsi rispetto alla considerazione della qualit√ della scuola.
Passando al merito del provvedimento in esame, ella osserva poi che le disposizioni recate dall'articolo 1, sulla riconversione obbligatoria dei docenti, superano inopinatamente i tradizionali luoghi di confronto sindacale e, in particolare, il tavolo permanente sugli organici. La riconversione dei docenti infatti, benchδ a volte indubbiamente necessaria ed addirittura opportuna, dovrebbe avere luogo solo previa un'attenta analisi dei titoli di studio necessari. Il decreto-legge ne prevede invece un'applicazione drastica, esclusivamente finalizzata alla riduzione della spesa, senza alcuna considerazione dei titoli di studio e delle effettive possibilit√ di riconversione.
Quanto poi all'articolo 2, ella riconosce le difficolt√ conseguenti alle differenze annualmente registrate fra organici di diritto e organici di fatto. Ritiene tuttavia inopportuno l'approccio del Governo, che considera l'organico di diritto un vincolo solo verso l'alto, nel caso cioδ in cui gli alunni effettivamente frequentanti superino le previsioni, ma non verso il basso, quando cioδ gli alunni risultino in numero inferiore. Il rapporto fra organico di diritto e organico di fatto deve invece sempre tenere conto dell'obbiettivo di garantire il livello di qualit√ dell'insegnamento, in un'ottica di flessibilit√ che assicuri margini di intervento alla scuola.
Si esprime conclusivamente in senso nettamente contrario al decreto-legge che, a suo giudizio, affronta tematiche delicate in modo drastico, meccanico e superficiale, in perfetta sintonia con l'impostazione della manovra finanziaria.

Il senatore TESSITORE dichiara di condividere le disposizioni recate dall'articolo 4, in materia di ripiano dei debiti delle universit√ conseguenti a scatti stipendiali. Molti atenei sono infatti nelle condizioni di non poter erogare non solo i suddetti scatti, ma in taluni casi anche gli stipendi.
Si augura peraltro che la quantificazione degli oneri in 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2002, 2003 e 2004 sia corretta, atteso che si diffondono invece voci su un onere diverso, pari a 145 milioni di euro per il 2002 e 110 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004.
Nell'interesse generale, invita pertanto il Ministro ad una valutazione sistematica delle esigenze universitarie, anche nella prospettiva degli imminenti rinnovi contrattuali e del rifinanziamento del Fondo per il funzionamento ordinario.
Esprime infine l'avviso che i fondi stanziati per il diritto agli studi universitari degli studenti iscritti ad istituti non statali legalmente riconosciuti siano eccessivamente esigui, nonostante le agevolazioni fiscali di cui godono gli istituti stessi.

Il senatore COMPAGNA deplora il mancato inserimento, nel frammentario decreto-legge in esame, di una norma che pure aveva registrato il consenso unanime del Senato in occasione del dibattito su un precedente decreto-legge (n. 8 del 2002) e che, previe assicurazioni del sottosegretario Caldoro a provvedere in via amministrativa, era stata trasformata in ordine del giorno. Si tratta, ricorda, del mantenimento delle ordinarie attivit√ assistenziali ai professori universitari delle facolt√ di medicina e chirurgia al raggiungimento di un limite massimo di et√; la norma del decreto legislativo n. 229 del 1999 che impone loro di abbandonarle δ stata infatti dichiarata incostituzionale con sentenza n. 71 del 16 marzo 2001 della Corte Costituzionale. Auspica pertanto che il decreto-legge possa essere modificato prevedendo una norma in tal senso, che porrebbe termine ad una vicenda che non esita a definire scandalosa.

Il senatore D'ANDREA ritiene che l'approccio del Governo ai fini della razionalizzazione della spesa scolastica sia sostanzialmente inefficace. Misure comprensibili l'anno scorso, in una fase di avvio di legislatura, non trovano infatti pi giustificazione alcuna ad un anno di distanza, mentre s'impone al contrario l'esigenza di un disegno strategico.
Egli manifesta pertanto forti perplessit√ sugli articoli 1 e 2, mentre si dichiara sostanzialmente favorevole all'articolo 3 e conviene con le osservazioni del senatore Tessitore sull'articolo 4.
Quanto invece alle norme relative agli istituti di alta formazione artistica e musicale, pur condividendo sostanzialmente le disposizioni sulla validit√ dei titoli, osserva che si tratta di un'anomalia dovuta all'incapacit√ di dare tempi certi alla riforma operata con la legge n. 508 del 1999. Sollecita pertanto un chiarimento, al fine di assicurare tempestiva applicazione alla riforma. Conviene altres con l'erogazione di fondi in favore di interventi di edilizia negli istituti stessi; ricorda tuttavia la recente segnalazione delle Amministrazioni provinciali meridionali in ordine all'interruzione dei flussi finanziari per l'edilizia scolastica ed esorta a tenere nella debita considerazione anche tale ineludibile questione.
Con riferimento infine allo spostamento dei compiti di segreteria amministrativa dalla Presidenza del Consiglio al Ministero dell'istruzione per l'istruttoria dei progetti di alloggi e residenze universitari, ricorda le competenze regionali in materia e si augura che tale trasferimento di competenze sia stato concordato con le regioni. In caso contrario, segnala l'esigenza di una concertazione in assenza della quale potrebbe aprirsi un ampio contenzioso.

Concluso il dibattito, agli intervenuti replica il presidente relatore ASCIUTTI, il quale prende atto delle osservazioni emerse nel dibattito assicurando di farsene carico in fase di esame degli emendamenti. Con particolare riferimento alla formazione artistica e musicale, ricorda di aver gi√ segnalato nella sua relazione introduttiva l'esigenza di una sollecita applicazione della riforma e di aver manifestato la propria disponibilit√ ad introdurre in questa sede emendamenti atti a fugare una volta per tutte qualunque dubbio interpretativo sulla legge n. 508.

Agli intervenuti replica altres il sottosegretario Valentina APREA, la quale ricorda che il decreto-legge reca interventi indifferibili di natura finanziaria, che la manovra per il 2003 rischiava di compromettere.
Dopo aver convenuto con il senatore Tessitore nell'auspicio che la quantificazione degli oneri relativi all'articolo 4 sia corretta, risponde poi ai senatori Acciarini e D'Andrea rivendicando la coerenza del disegno strategico del Governo, volto a coniugare il rigore dei conti pubblici con la qualit√, l'efficienza e l'efficacia del sistema scolastico. In particolare, il Governo ritiene che il personale docente debba essere adibito a funzioni di insegnamento. Allo stato invece cos non δ, atteso che, anche a causa del carattere volontario dei corsi di riconversione finora effettuati, vi sono ancora parecchie migliaia di docenti non adeguatamente utilizzati. N l'articolo 1 trascura la necessaria concertazione sindacale, prevedendo al contrario che il decreto del Ministro per l'individuazione delle categorie di personale in sovrannumero sia adottato sentite le organizzazioni sindacali. La critica della senatrice Acciarini potrebbe pertanto pi propriamente riferirsi all'assenza di un passaggio informativo precedente la presentazione del decreto-legge, che tuttavia non mette affatto in discussione il ruolo delle organizzazioni di categoria.
In materia di edilizia scolastica, informa poi che il disegno di legge finanziaria per il 2003 prevede gi√ stanziamenti aggiuntivi che l'anno scorso non era stato possibile reperire.
Si riserva infine di valutare la questione posta dal senatore Compagna.

Su proposta del presidente-relatore ASCIUTTI, la Commissione conviene infine di fissare a gioved prossimo, 10 ottobre, alle ore 18, il termine per la presentazione di emendamenti.

Il seguito dell'esame δ quindi rinviato.

... OMISSIS...


La seduta termina alle ore 16,30.