Unione Artisti
UNAMS

Perché, non condividendo, non abbiamo siglato il CIN.

Comunicato Stampa

Rif. 040
14-07-11

Da sempre abbiamo sostenuto che il sindacato, su cose della massima importanza, come appunto il presente contratto integrativo, non può arrogarsi il diritto di siglare senza avere, sui contenuti, almeno un consenso di massima da parte della cosiddetta base. Questo era il nostro desiderio! Purtroppo siamo stati anticipati dalla sigla che hanno apposto CGIL, CISL e UIL. Tanto detto, per i motivi che di seguito elenchiamo, l'Unione Artisti UNAMS ha ritenuto, non condividendo il testo, di non firmare il contratto medesimo. Ciò non toglie che la firma potrebbe essere ancora possibile qualora, a stretto giro di posta, il personale di Accademie e Conservatori di musica, ritenendo valido il contenuto del presente contratto, ci invitasse ad apporre anche la nostra sigla.

Pertanto, onde evitare, equivoci analizziamo, i contenuti di quegli articoli che, a nostro giudizio, non possiamo condividere.

Art.5: riteniamo che quest'articolo sia insostenibile, nonché errato, perché:

  • va in netto contrasto con quanto previsto dall' art. 23 del vecchio contratto nazionale di lavoro, ancora vigente, e che impone che le ore aggiuntive del personale docente vadano pagate con il fondo d'Istituto;
  • s' espropriano le RSU dei loro poteri in merito alla contrattazione delle ore aggiuntive del personale docente;
  • vengono limitati i poteri del direttore artistico a beneficio di un Consiglio di Amministrazione che andrebbe, impropriamente, ingerendosi appunto nella sfera artistica, a "disciplinare le modalità e le procedure per l'attribuzione delle ore di didattica e per l'affidamento di corsi e moduli aggiuntivi, nonché per la determinazione dei relativi compensi";
  • va anche a danno degli studenti, poiché per pagare le necessarie ore aggiuntive detti inesorabilmente si andrebbero ad aumentare le loro tasse;
  • inoltre è umiliante che i soldi per pagare i docenti debbano essere raccattati o elemosinati presso il Consiglio di Amministrazione quando poi, essendo il fondo d'Istituto costituito da prelievi fatti a monte dagli stipendi di tutto il personale, è in quella sede, ove affluiscono appunto anche i prelievi fatti ai docenti, che dovrebbero essere prelevati i fondi occorrenti per i docenti medesimi.
  • Art.6: francamente i compensi previsti per le prestazioni aggiuntive per il Personale Tecnico e Amministrativo ci appaiono alquanto miserandi!

    Art. 7 e 8: commentare quest'articolo mi pare assolutamente impossibile. Troppo facile ... sarebbe come sparare sulla Croce Rossa!

    Aggiungo solo che sono sempre pronta a sostenere l'opportunità di prevedere benefici per il Comparto AFAM ma, in tempo di vacche non magre ma magrissime, aprire così tanto i cordoni per pochissime unità, oltre a costituire una palese ingiustizia soprattutto verso i docenti, quest'atteggiamento va anche a instaurare logici malumori, incomprensioni e divisioni nel personale che francamente sarebbe stato opportuno evitare. Purtroppo da un po' di anni sull'AFAM imperversa la politica del "divide et impera".

    Queste le nostre osservazioni. Se poi, come afferma qualcuno, le cose passano perché in effetti, e ciò vale soprattutto per i docenti, la categoria è distratta e non s'interessa di nulla... e manco legge, ebbene l'UNAMS non può che prenderne atto e... dichiararsi "pronta" a firmare.