Unione Artisti
UNAMS

San Pietro a Majella, il direttore la boccia e lei ricorre al Tar che le dà ragione

Articolo sul "corriere del Mezzogiorno" e Comunicato Stampa di Avv. Giuseppe Leotta

Rif. 068
18-12-09

Articolo sul CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Comunicato stampa di Avv. Giuseppe Leotta

Commento di Dora Liguori

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.it - Università
16 dicembre 2009

IL CASO

San Pietro a Majella, il direttore la boccia_e lei ricorre al Tar: che le dà ragione

La Stabile, membro della consulta studentesca e del consiglio aveva protestato in nome della «legalità»

NAPOLI - Una pianista scomoda, un direttore infastidito, un conservatorio sotto i riflettori._Al San Pietro a Majella, il direttore Patrizio Marrone aveva voluto assistere personalmente all'esame di pianoforte complementare di un'allieva della classe di canto. Visto l'esame, avrebbe poi imposto alla commissione la bocciatura.

LA DENUNCIA AL TAR - La giovane musicista ha sporto denuncia e il Tar del Lazio le ha dato ragione, disponendo che possa essere sottoposta di nuovo all'esame, e al giudizio di una «idonea commissione». Ora la studentessa chiede le dimissioni di Marrone.

BOCCIATA, SENZ'ALTRO BOCCIATA - La bocciatura risale al 3 settembre scorso: Serena Stabile, secondo il suo legale, Giuseppe Leotta, sarebbe «invisa» al direttore, Patrizio Marrone, in quanto membro della consulta studentesca e del consiglio accademico: «Non era più gradita al direttore - sostiene l'avvocato - che non vedeva di buon occhio le battaglie per la trasparenza e la legalità della gestione che gli studenti continuano a portare avanti, anche grazie all'attività della Stabile».

ISCRIZIONE RIFIUTATA - «Dopo la bocciatura, Marrone ha poi rifiutato l'iscrizione all'anno accademico 2009/10, espellendo di fatto l'allieva. Si tratta di fatti di inaudita gravità - continua Leotta -, all'antitesi dei principi di legalità e di imparzialità che devono invece ispirare l'azione delle pubbliche amministrazioni. Non è ammissibile che il Direttore abbia usato l'autorità che gli deriva dalla funzione ricoperta per liberarsi di una studentessa «scomoda» ma senz'altro meritevole sul piano del profitto. Il ministero dovrebbe fare chiarezza, invitandolo a dimettersi». «Sono felicissima - racconta la Stabile - per una decisione che ero certa che prima o poi sarebbe arrivata, anche se ho passato un periodo in cui sono stata malissimo per quello che mi è successo. Ma, siccome non tutti i mali vengono sempre per nuocere, penso che l'ingiustizia subita mi abbia fatto maturare come donna e come cittadina. Adesso, più che mai, sono convinta che il nostro agire debba essere sempre improntato al principio di legalità. Ed è per questo che ritengo che il Direttore debba dimettersi».

16 dicembre 2009

Link diretto all'articolo sul "CORRIERE DEL MEZZOGIORNO"

Comunicato Stampa di Avv. Giuseppe Leotta

COMUNICATO STAMPA

CONSERVATORIO DI MUSICA DI NAPOLI: IL DIRETTORE IMPONE LA BOCCIATURA, LEI SI RIBELLA ED IL TAR LE DA RAGIONE

Accolta dal TAR del LAZIO l’istanza cautelare avanzata da una studentessa bocciata perché invisa al Direttore per ragioni extra-didattiche

Lo scorso 3 settembre 2009, Serena Stabile, studentessa di Canto nel Conservatorio di Musica di Napoli, era stata bocciata all’ultimo esame prima di conseguire il Diploma di Canto.

La sua presenza in Conservatorio, non solo in qualità di studente ma anche quale combattivo membro della consulta studentesca e del consiglio accademico, non era infatti più gradita al Direttore che non vedeva di buon occhio le battaglie per la trasparenza e la legalità della gestione che gli studenti continuano a portare avanti, anche grazie all’attività svolta dalla Stabile medesima.

Come confermato da svariate testimonianze, il Direttore, Prof. Patrizio Marrone, pur non essendo membro della commissione che avrebbe dovuto valutare la prova della candidata, ha condotto l’esame in prima persona ed ha imposto ai commissari di procedere alla bocciatura. Successivamente, il Direttore ha poi provveduto a rifiutare l’iscrizione all’anno accademico 2009/10, “espellendo” di fatto la Stabile dal Conservatorio.

«Si tratta di fatti di inaudita gravità – spiega l’Avv. Giuseppe Leotta del Foro di Roma che ha difeso la Stabile – all’antitesi dei principi di legalità e di imparzialità che devono invece “ispirare” l’azione delle pubbliche amministrazioni, specie se trattasi di Istituzioni di rango universitario entro le quali i ragazzi dovrebbero formarsi anche come cittadini. Non è ammissibile che il Direttore abbia usato l’autorità che gli deriva dalla funzione ricoperta per liberarsi di una studentessa “scomoda” ma senz’altro meritevole sul piano del profitto. Il Ministero dovrebbe fare chiarezza, invitandolo a dimettersi».

Il TAR del LAZIO, con l’ordinanza 5836/2009 adottata in data 14/12/2009 ha chiarito, infatti, che il ricorso presentato dalla Stabile «appare assistito da sicuro fumus boni juris in ordine alle diffuse censure che hanno caratterizzato l’esame» e ha disposto che «venga rinnovato l’esame da svolgersi al cospetto di idonea commissione esaminatrice».

«Sono felicissima – precisa la Stabile – per una decisione che ero certa che prima o poi sarebbe arrivata anche se ho passato un periodo in cui mi sono sentita malissimo per tutto quanto mi è successo. Ma, siccome non tutti i mali vengono sempre per nuocere, penso che l’ingiustizia subita mi abbia fatto maturare come donna e come cittadina. Adesso, più che mai, sono convinta che il nostro agire debba essere sempre improntato al principio di legalità. Ed è per questo che ritengo che il Direttore debba dimettersi».

Intanto gli studenti sono in agitazione: «Certi soprusi e certe illegalità non sono più accettabili - precisa Antima Pepe, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministrazione - un Direttore che non tutela gli studenti dovrebbe dimettersi».

Precisa Francesco Calzolaro, rappresentante degli Studenti in Consiglio Accademico: «Il problema di Serena non è un caso isolato. Purtroppo molti Studenti non hanno il coraggio di reagire per paura di ritorsioni. Spero che a seguito di questa pronuncia simili episodi non si ripetano più».

00145 Roma – Via Flavio Domiziano, 9 Tel. 06.45427850 – Fax 06.233239808
E-mail: "LAVORO E DIRITTO" Web : Sito web di LAVORO & DIRITTO

Commento di Dora Liguori

Senza Parole

D.L.