Il Parlamento legifera e l'esecutivo disattende

Comunicato UNAMS

Rif. 062
18-10-04

Il Parlamento legifera e l'esecutivo disattende

Questa constatazione è il risultato di quanto giovedì 14 ottobre è emerso dall’incontro svoltosi presso il MIUR fra la Dott. Salmini (Ufficio legislativo), il Dott. Civello (Direttore generale AFAM) e i sindacati, con lo scopo di informare quest’ultimi circa le problematiche inerenti l’AFAM e che qui di seguito riportiamo.

  1. Educazione musicale (A031-A032) e Strumento musicale (A077) verranno conglobate in un’unica disciplina e di conseguenza non verranno attuati sul territorio licei ad indirizzo musicale e ciò in contrasto con quanto prescritto da ben due leggi L. 508 (Riforma Accademie e Conservatori) L. 53 (Legge sui cicli). Il tutto con la motivazione che non esistono fondi disponibili. Ne consegue che l’attuale Governo, e in parte anche il precedente , contraendo gli attuali posti di lavoro e non prevedendo i licei, compromette la formazione artistica musicale poiché non possono sussistere diplomi resi inutili in quanto privi di sbocchi lavorativi nell’insegnamento dello strumento musicale nella secondaria.
  2. La legge 143 prevede che quanti in possesso di 360 giorni di servizio sulla classe di concorso AO77 debbano, per ottenere l’abilitazione, frequentare l’ultimo anno del corso di didattica coordinato con le relative scuole di strumento. Anche in questo caso la legge verrebbe, secondo le dichiarazioni MIUR, disattesa con l’istituzione di un corso speciale in luogo dell’iscrizione all’ultimo anno del corso di didattica. Questa interpretazione infatti che non tiene conto di quanto appunto previsto nella legge sarebbe stata assunta a seguito di istanze pervenute, a detta del Direttore Civello, dai docenti precari e interessati da altri soggetti. A prescindere che il Direttore Civello è obbligato a seguire ed attuare le leggi, senza interpretazioni di chicchessia. Comunque un parere tecnico, in piena linea con la legge, era stato espresso dal CNAM in varie occasioni e su richiesta dell’Amministrazione.

In ogni caso l’UNAMS, ricorda agli interessati che il mancato conseguimento del diploma di didattica, li priverebbe, dei 30 punti aggiuntivi previsti dalla legge relegandoli, con ciò, in coda alla graduatoria degli abilitati.

Considerazioni generali

Dopo l’approvazione della 508 avevamo assistito da parte del MIUR ad una volontà di favorire Accademie e Conservatori nel loro rilancio sul mercato europeo. Purtroppo tutto è stato rovinato da una successiva e pervicace volontà di applicare la legge 508 in modo farraginoso e contrario al suo spirito che doveva, ed era forse nei piani, disorientare le istituzioni e il personale.

Di questa politica esempio eclatante risultano gli atteggiamenti contraddittori con i quali il MIUR, mentre da un lato proclama l’autonomia delle istituzioni dall’altra induce forzatamente le stesse, condizione “sine qua non” ad adottare, se intendono attuare il biennio sperimentale, progetti didattici preconfezionati a cura di un solo Conservatorio e di una sola Accademia, progetti tra l’altro lacunosi, vuoti e carenti e tra l’altro non applicabili indistintamente a tutte le Istituzioni le quali, invece, giustamente reclamano “vera autonomia didattica” .

Come sopra detto corre il dubbio che tali impostazione del MIUR oltre a violare l’autonomia sia anche un brutto espediente per suscitare, negli interessati, un rifiuto verso una incolpevole riforma che invece aveva inteso promuovere ben altro.

Infine, così procedendo, vorremmo sapere cosa resta dello spirito della legge 508 e di quella autonomia in essa prevista.