OO.SS.: Lettera aperta... forse troppo!!!

Comunicato stampa

Rif. 029
25-04-04

Sul sito dei vari sindacati sono apparsi tre comunicati stampa:

  • Comunicato stampa
  • Comunicato congiunto Università
  • Comunicato congiunto AFAM (lettera aperta all’U.N.A.M.S.)
  • Nel documento dal nome “comunicato stampa” si legge:
    Le OO.SS. manifestano la più profonda insoddisfazione per le risposte del Ministero, e ribadiscono la propria intenzione di proseguire nella mobilitazione e nell'azione di pressione a livello parlamentare per la modifica dei provvedimenti legislativi”.

    Mentre nel documento dal nome: “Comunicato congiunto Università” si legge:
    Ci sono ora le condizioni perché si apra rapidamente la trattativa e anche l'Università si allinei ai contratti già conclusi”.

    Anche nel documento dal nome “Comunicato congiunto AFAM (lettera aperta all’U.N.A.M.S.) si legge:
    siamo stati ricevuti dal Capo Gabinetto del Ministro avv. Michele Di Pace e dal Direttore Generale del MIUR dott. Giovanni Daddona, i quali hanno convenuto che la protesta espressa dall’AFAM ha ragion d’essere e che il Ministro stesso,a conferma di quanto comunicato dal Sottosegretario Caldoro nell’incontro del 15 aprile u.s. e in coerenza con gli interventi sin qui operati, dovuti anche alle pressanti richieste di CGIL CISL e UIL, è impegnato al reperimento delle risorse necessarie alla riapertura del tavolo contrattuale e per la piena attuazione della riforma”.

    Dai comunicati stampa si evince solo la grande confusione che regna in quelle teste!
    Delle due l’una! O non sono soddisfatti o lo sono.

    Infatti nel primo documento si dichiarano pronti a continuare la lotta negli altri si dichiarano soddisfatti o quasi.

    L’unica cosa certa è la volontà di lotta meramente politico-sindacale e di sfruttare il malcontento regnante tra il personale di Università e AFAM per portare aventi un progetto politico “contro” senza badare ai contenuti. Contenuti che nelle tre dichiarazioni contrastano tra loro.

    Bene!!! L'importante è avere poche idee ma confuse!!!

    Prof. Antonio Calosci