D.L. Pistone: l'Apoteosi dell'incostituzionalità

Dissertazione di Antonio Calosci sulla proposta di legge "Pistone" per la modifica della L. 508/99

Rif. 032
13-06-02

La proposta presentata dall'On. Gabriella Pistone (Comunisti Italiani) in realtà non è che una ristesura della L. 508/99 nella quale vengono aggiunti o modificate alcune frasi quel tanto che basta per rendere una riforma rispettosa della Costituzione Italiana (approvata a suo tempo all'unanimità dal Parlamento) in una riforma altamente INCOSTITUZIONALE.

Vediamo nel dettaglio cosa propone il disegno di legge Pistone.

L'Art. 1 è identico a quello della 508/99 ma è integrato da una frase che evidenzio in Corsivo Grassetto):

"Riforma delle Accademie di Belle Arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati in Istituzioni di Grado Universitario"

L'incostituzionalità della proposta appare in tutta la sua evidenza. Infatti, accettare questa trasformazione "in istituzioni di Grado Universitario" significa ammettere che TUTTE queste Istituzioni non sono MAI state comprese nel famoso articolo 33 della Costituzione Italiana.

Chi ha steso il testo di questa nuova proposta ha la pretesa di volersi sostituire persino alla Corte Costituzionale che nella famosissima sentenza del 1991 confermava che dette Istituzioni sono per dettato Costituzionale parigrado alle Università.

Lo stesso fece il Consiglio di Stato a sezioni congiunte. Con sentenza del 23 giugno 1992, infatti, espresse il parere che tutti i Conservatori sono istituti superiori di pari grado alle Università.

Senza contare che il Parlamento con la Legge di accompagnamento alla Finanziaria Nº 537 del 23 dicembre 1993 all’articolo 4, comma 1, ha espressamente applicato il dettato costituzionale dell’art. 33 affermando categoricamente che le attuali Accademie di Belle Arti e i Conservatori sono Istituti di Alta Cultura

L'Art. 2 viene modificato in alcuni commi, quanto basta per renderlo costituzionalmente improponibile.

Comma 5.

Secondo il comma 5 della L. 508/99 gli AFAM rilasciano diplomi Accademici (equiparati alle lauree universitarie) e regolati secondo la L. 341/90.

Nel comma 5, secondo la modifica Pistone, vengono negate in pratica tutte le autonomie universitarie in nome di un titolo che pur chiamandosi "laurea" non ha nessuna equipollenza a nessuna laurea preesistente, e neppure prevede di assegnarla in futuro.

Non tiene conto della L. 509/99 (che ha modificato l'assetto dei corsi di studio Universitari)…

Ma questa proposta non intendeva assimilare alle Università le nostre Istituzioni? Bah!

Dove sarebbero tutte queste autonomie tipiche delle Università? Ancora bah!

Infatti, la proposta Pistone stabilisce PER LEGGE gli indirizzi! Praticamente ciò che accade adesso… ovvero tutto deve restare immutabile, alla faccia dell'autonomia di cui, invece, godono appieno le Università!

Chi sostiene questa proposta vuole NEGARE qualsiasi autonomia di tipo Universitario alle Accademie e ai Conservatori.

Comma 6.

Qui si ha l'apoteosi dell'INCOSTITUZIONALITÀ!

Per capire basterebbe rileggere quanto detto per l'Art. 1, riferendolo al Personale docente, ma è meglio specificare.

La proposta Pistone, infatti, non considera, VIOLANDO LA COSTITUZIONE ITALIANA, né le Istituzioni, né il personale docente di grado universitario (parigrado). Conseguentemente vorrebbe costringere il personale docente a INCOSTITUZIONALI CONCORSI per essere confermarlo ciò che già è!

Infatti, se la Costituzione e la legge 537/93 hanno stabilito che e nostre Istituzioni sono di Alta Cultura, non esistendo gradi superiori di istruzione nel settore, anche gli insegnanti, ovviamente, sono già degni di quel grado massimo. Nessun concorso potrà mai costituzionalmente costringere chicchessia a concorrere contro se stesso!

Chi non supera l'incostituzionale esame è condannato a perdere ciò che per diritto costituzionale possiede fin da quando è stato chiamato ad insegnare in un AFAM.

Ancora, nella legge 508/99 il personale docente è messo in un "ruolo ad esaurimento" DOTATO di specifico COMPARTO CONTRATTUALE (quello che le Confederazioni dolosamente rinviarono).

Al contrario la proposta Pistone colloca il personale che non dovesse (o volesse) superare l'incostituzionale esame in un ruolo ad esaurimento SENZA ULTERIORI DIRITTI. Non prevedendo neppure la contrattualizzazione questo personale è destinato, nel tempo, a vedersi superare economicamente anche dai docenti i ordini di scuole inferiori.

Il preoccupante che qualcuno lo trova un passo avanti

Altri commi.

Sostanzialmente immutati, con l'eccezione dei riferimenti al CNAM che viene sostituito dal CUN.

Ma il bello avviene allo

Art. 3.

Il CNAM è ABOLITO e tutte le sue specifiche funzioni sono integrate nel CUN (Consiglio Universitario Nazionale).

Il CUN dovrebbe essere integrato con un "congruo" numero proveniente dagli AFAM.

Per quanto "congruo" sarà certamente minoritario… ovvero gli AFAM avranno sempre e comunque un ruolo subalterno alle Università!

In pratica da carta bianca alle Università a continuare nella strada già intrapresa di sovrapporre corsi simili a quelli offerti da Accademie e Conservatori (vedansi IUAV e DAMS Bologna).

Art. 4.

Viene eliminato il comma 2 della L. 508/99.

Conclusioni.

Quello che lascia molto perplessi è questa volontà da parte di un esponente politico della sinistra di tenere, praticamente, il gioco ad una "certa" parte del Governo (vedansi Ministro Moratti e Ufficio Legislativo del MIUR).

Ancora più grave il sospetto che un Onorevole avesse supinamente e acriticamente ascoltato uno "sparuto micro-gruppo di colleghi" dalle idee sui generis che per sue deliranti e masochistiche ideologie ha sempre chiesto di BRUCIARE la Costituzione Italiana; il tutto nel silenzio assoluto di altri sindacati.

Ancora più grave è dover disperdere energie per presentare (da una parte) e quindi combattere (dall'altra) nuove incostituzionali proposte, quando la via più semplice sarebbe quella di sollecitare ed ottenere dei veri regolamenti attuativi della riforma.

E per rendere NON VALIDA una legge (qualsiasi essa sia) basta non emanare regolamenti di attuazione o emanarli in modo non consono né alla legge né alla Costituzione Italiana.

L'Unione Artisti U.N.A.M.S., ovviamente, combatterà questa proposta di legge per il suo contenuto altamente lesivo di Docenti, ATA e studenti e delle Istituzioni stesse.

Noi lo faremo fino in fondo, vedremo se anche altri avranno il coraggio di farlo o se si limiteranno, come avvenuto in passato, a saltare al volo sul carro dei vincitori!