SNUR CGIL - CISL- UNIVERSITÀ - UIL AFAM - SNALS - UNIONE ARTISTI U.N.A.M.S.

Comunicato Stampa Congiunto

Rif. 017
10-04-02

Le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del settore dell'Alta Formazione Artistica e Musicale, presa visione del Regolamento sull'autonomia approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo 2002, e rilevata l'incostituzionalità e il contrasto con la L.508/99, approvata all'unanimità dal Parlamento, invitano direttori, docenti, non docenti e studenti di tutte le Istituzioni a riprendere la mobilitazione già avviata il 3 dicembre 2001, attraverso l'indizione di Collegi dei Docenti e assemblee aperte al personale non docente e agli studenti.

In tale occasione dovrebbero, altresì, essere invitate tutte le personalità politiche e la stampa locale.

Detta mobilitazione è finalizzata a richiamare l'attenzione del Parlamento che, il 3 agosto 2001, ha espresso parere favorevole al Regolamento sull'autonomia pervenutogli condizionandolo all'accettazione da parte dei Governo di una serie di emendamenti per altro, precedentemente proposti anche dal CNAM, e che, oggi, vede ignorata la propria volontà,

Il nuovo testo, inoltre, così com'è stato modificato dal Governo, risulta peggiorativo e tale da vanificare il concetto stesso di autonomia,

Queste ragioni, unite ai gravissimi ritardi di attuazione della riforma e all'assenza di un progetto complessivo per il settore che non ha, ad oggi, un sicuro referente politico, inducono le Organizzazioni Sindacali a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale dell'Alta Formazione Artistica e Musicale e, contemporaneamente, a chiedere al Ministro Moratti il rispetto dell'impegno assunto ad attivare un tavolo di confronto su tutti i regolamenti previsti dalla legge di riforma.

In assenza di concrete e tempestive risposte, le Organizzazioni Sindacali intraprenderanno una serie articolata di proteste non escluso l'esercizio democratico del diritto di sciopero.

L’UNAMS lascia liberi i propri iscritti di partecipare o meno allo sciopero indetto dalle Confederazioni per il giorno 16 Aprile e rinvia, come da documento sottoscritto con gli altri sindacati, ad una serie di giornate di sciopero per i problemi del settore, da svolgersi entro il mese di Maggio.