AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
Dott.ssa Maria Letizia Moratti
FAX 06/5886031

AL PRESIDENTE DEL SENATO
Sen. Marcello Pera
Fax 06/67062201

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
On. Pierferdinando Casini
Fax06/6789139

AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DEL SENATO
Sen. Franco Asciutti
Fax06/67063600

AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
On. Ferdinando Adornato
Fax 06/6790959

 

L’assemblea dei docenti, dei non docenti e degli studenti di questa Istituzione, presa visione del nuovo schema di regolamento in materia di autonomia statutaria e regolamentare presentato dal Ministro Moratti, nello stigmatizzare i ritardi operati dal presente e dal passato Governo in merito all’attuazione della legge di riforma 508/99 che tanto disagio e danno stanno portando a tutto il personale e agli studenti

DENUNCIA

l’assurdità e la gravità del comportamento del Ministro Moratti che, dopo aver chiesto e ottenuto il parere favorevole di Camera e Senato sul precedente testo largamente condiviso dalle Istituzioni e dal C.N.A.M., ha inteso, improvvidamente, ritirarlo nel mese di settembre, quando ormai si trovava in dirittura di arrivo, per produrne un altro che risulta inaccettabile per i seguenti motivi:

• il nuovo schema di regolamento è incostituzionale poiché prevede un Consiglio di Amministrazione composto a larga maggioranza da membri esterni in netto contrasto con l’art. 33 della Costituzione che sancisce la potestà delle Accademie e dei Conservatori di musica di darsi ordinamenti propri;

• è illegittimo poiché stravolge i contenuti e lo spirito della legge 508/99 doverosamente basata sul modello universitario e pertanto su una accentuata autonomia delle Istituzioni che, al contrario, non verrebbe rispettata qualora si prevedesse un Presidente esterno all’Istituzione;

Questa impostazione è riconducibile essenzialmente ad una volontà di consegnare, per certi versi, la gestione e le linee di sviluppo delle nostre Istituzioni al potere politico di turno, per altri a disimpegnare lo Stato dall’onere del finanziamento pubblico.

Si ritiene pertanto il documento proposto del tutto inadeguato e se ne chiede al Ministro il ritiro immediato con il conseguente recupero del precedente schema validato dal Parlamento con le opportune integrazioni richieste.

Qualora non vi fosse un giusto accoglimento delle sopraindicate richieste, si renderà necessario ricorrere ad altre più incisive azioni di protesta, dalle assemblee permanenti, allo sciopero.

Votato all’unanimità in Venezia il 3 dicembre 2001