(dal Conservatorio di musica di Venezia)

CONSERVATORIO DI MUSICA

"BENEDETTO MARCELLO"

S. Marco 2810

30124 VENEZIA

 

Venezia, 23 aprile 2002

Tel. 041/5225604 —5236561

Fax 041/5239268

Cod. Fisc. 80012990273

Prot. N. 2502 Posiz. Fp

 

 

 

  • AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
    Prof. Carlo Azeglio Ciampi
  • AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI —
    On. Silvio Berlusconi
  • AL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
    On Gianfranco Fini
  • AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
    Dott. ssa Letizia Moratti
  • AL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA —
    Sen. Marcello Pera
  • AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
    On. Pierferdinando Casini
  • AL PRESIDENTE DELLA VII

    COMMISSIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
    Sen. Franco Asciutti

  • AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
    On. Ferdinando Adornato
  • Ai sindacati
    CGIL-SNUR
    CILSL - UNIV.
    UIL - AFAM
    UNAMS
  • AI CONSERVATORI DI MUSICA
  • AGLI ORGANI DI STAMPA
  • ALLE TELEVISIONI NAZIONALI E LOCALI

 

 

 

 

 

Il Collegio dei professori del Conservatorio di Musica di Venezia, riunitosi in data 23 aprile 2002

preso atto

del nuovo schema di D.P.R. recante "Regolamento in materia di autonomia statutaria e regolamentare delle Istituzioni di cui alla Legge 21 dicembre 1999, n.508" , approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo 2002;

constatato

che detto schema di D.P.R. rappresenta l’inaccettabile vanificazione di un processo, lungo e difficile, di positivo confronto tra MIUR, CNAM e componenti istituzionali del settore dal quale era scaturito un precedente testo approvato ad unanimità il 3 agosto 2001 dalle competenti Commissioni Parlamentari;

ritiene

il nuovo schema D.P.R. palesemente illegittimo e contrario all’interesse delle Accademie e dei Conservatori, in quanto

  1. nega alle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, in palese contrasto con i principi sanciti dell’art. 33 della Costituzione ed esplicitamente richiamati dalla Legge 508/99, il fondamentale diritto all’autodeterminazione, essenziale ed irrinunciabile nell’ambito dell’autonomia stabilita dalla stessa Legge;
  2. evidenzia contraddittorietà tra il principio di autonomia e ciò che da esso deriva, umiliando e mortificando la dignità e la funzione delle figure democraticamente elette (direttore e docenti componenti il Consiglio Accademico) e dell’organo collegiale dell’Istituzione che le esprime, ponendo di fatto l’Istituzione sotto tutela;
  3. separa in modo irrazionale la rappresentanza legale dell’Istituzione della responsabilità del suo andamento (e ciò non accade in nessun altro ordine di studi), precludendo una gestione unitaria in tutte le sue esplicazioni, funzionali organizzative, didattiche, amministrative ed artistiche;
  4. impone, in stridente contrasto con l’autonomia prevista della Legge n. 508/99, una presidenza esterna di nomina ministeriale con l’aggravante dei requisiti di individuazione (non libero professionali, giuridici o imprenditoriali, ma culturali, artistici e musicali) analoghi a quelli previsti per la figura del direttore elettivo, ed in contrasto con le competenze attribuite al Consiglio di Amministrazione (che dovrebbe stabilire soltanto obiettivi e programmi della gestione amministrativa e promuovere iniziative volte a potenziare le dotazioni finanziarie dell’istituzione), creando così le premesse per una frattura didattica ed artistica al vertice dell’Istituzione e per una possibile subordinazione della qualità artistica e formativa a finalità ad essa del tutto estranee;
  5. affida al Consiglio di Amministrazione ulteriori attribuzioni che dovrebbero comunque rientrare nella competenza del Consiglio Accademico, come gli organici e le strategie di programmazione didattica ed artistica delle Istituzioni;

chiede

il ritiro dello schema di regolamento contestato, ed il ripristino del testo precedente, condiviso da tutte le Istituzioni del settore approvato dal CNAM, e convalidato dal parere unanime espresso dalle competenti Commissioni Parlamentari.

Approvato dal Collegio dei Professori del Conservatorio di Venezia a maggioranza.

Il DIRETTORE

Giovanni Umberto BATTEL