(dall'Accademia di Belle Arti di Venezia)

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Prof. Carlo Azeglio CIAMPI
Fax 06 4699 2597

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
On. Silvio BERLUSCONI
Fax 06 6794 569

AL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
On Gianfranco FINI
Fax 06 6779 3492

AL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Dott.ssa Letizia MORATTI
Fax 06 5886 031

AL PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
Sen. Marcello PERA
Fax 06 67062022

AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
On. Pierferdinando CASINI
Fax 06 6789 139

AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
Sen. Franco ASCIUTTI
Fax 06 6706 3600

AL PRESIDENTE DELLA VII COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
On. Ferdinando ADORNATO
Fax 06 6790 959

e p.c. AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Prof. Romano PRODI




L'Assemblea congiunta dei professori, degli studenti, del personale ausiliario tecnico amministrativo dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, riunitosi in data 23 Aprile 2002

Preso atto
del nuovo schema di D.P.R. recante "regolamento in materia di autonomia statutaria e regolamentare delle Istituzioni di cui alla Legge 21 dicembre 1999, n. 508", approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo 2002;

Constatato
Che detto schema di D.P.R. rappresenta l'inaccettabile vanificazione di un processo, lungo e difficile, di positivo confronto tra MIUR, CNAM e componenti istituzionali del settore, dal quale era scaturito il precedente testo approvato all unanimità il 3 agosto 2001 dalle competenti Commissioni Parlamentari;

Ritiene
Il nuovo schema di D.P.R. palesemente illegittimo e contrario all'interesse delle Accademie, degli ISIA e dei Conservatori, in quanto
a) nega alle Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica e Musicale, in palese contrasto con i principi sanciti dall'art. 33 della Costituzione ed esplicitamente richiamati dalla legge n. 508/99, il fondamentale diritto all'autodeterminazione, essenziale ed irrinunciabile nell'ambito dell'autonomia stabilita dalla stessa Legge;
b) evidenzia contraddittorietà tra un vero principio di autonomia e quanto proposto dallo Schema di Regolamento, che umilia e mortifica la dignità e la funzione delle figure democraticamente elette (direttore e componenti il Consiglio Accademico) e degli organi collegiali, ponendo di fatto l'Istituzione sotto tutela;
c) separa in modo irrazionale la rappresentanza legale dell'Istituzione dalla responsabilità del suo andamento (e ciò non accade in nessun altro ordine di studi), precludendo una gestione unitaria in tutte la sue esplicazioni funzionali organizzative, didattiche, amministrative ed artistiche;
d) impone, in stridente contrasto con l'autonomia prevista dalla legge 508/99, una presidenza esterna di nomina ministeriale con l'aggravante dei requisiti di individuazione (non libero professionali, giuridici, o imprenditoriali, ma culturali artistici e musicali) analoghi a quelli previsti per la figura del Direttore elettivo, ed in contrasto con le competenze attribuite al Consiglio di Amministrazione (che dovrebbe stabilire soltanto obiettivi e programmi della gestione amministrativa e promuovere iniziative volte a potenziare le dotazioni finanziarie dell'Istituzione), creando così le premesse per una frattura didattica ed artistica al vertice dell'Istituzione e per una possibile subordinazione della qualità artistica e formativa a finalità ad essa del tutto estranee;
e) affida al Consiglio di Amministrazione ulteriori attribuzioni che dovrebbero comunque rientrare nella competenza del Consiglio Accademico, come gli organici e le strategie di programmazione didattica ed artistica delle Istituzioni;

Chiede
il ritiro dello schema di regolamento contestato, e - nell'immediato - il ripristino e il rapido varo del testo già condiviso da tutte le Istituzioni del settore, approvato dal CNAM, e convalidato dal parere unanime espresso dalle competenti Commissioni Parlamentari; inoltre, tenuto conto della difficile situazione che si viene a creare nelle relazioni con altre analoghe Istituzioni europee con le quali si sono da tempo attivate convenzioni, progetti didattici e scientifici, scambi di studenti e docenti;




Chiede
al Signor Ministro di considerare la necessità di apportare le indispensabili modifiche legislative alla L. 508/99, per quanto concerne i titoli di studio finali rilasciati dalle nostre Istituzioni (art.2 comma 5, 6; art.4 L.508/99) - che devono essere del tutto corrispondenti agli equivalenti titoli europei di laurea, laurea specialistica, dottorato - nonché i ruoli della docenza che devono essere di grado universitario in conformità alle caratteristiche dei titoli di studio;

Invita
il Parlamento ad operare per quanto in suo potere perché sia pienamente rispettata la chiara volontà di riforma dal medesimo espressa nel corso delle ultime legislature;

Denuncia
la sistematica espropriazione delle specifiche competenze proprie del settore che mortifica la dignità e la funzione istituzionale delle Accademie, degli ISIA e dei Conservatori;

Sollecita
l'urgente attivazione dell'apposito comparto di contrattazione previsto esplicitamente dalla Legge n. 508/99;

Rivolge
un pressante appello, nel difficile e delicato momento dell'attuazione della Riforma delle Accademie, degli ISIA e dei Conservatori, affinché la gestione complessiva del settore venga affidata ad un referente politico certo, oggi infatti non ancora nominato formalmente dal Ministro, ad evitare che essa venga di fatto esercitata dal Capo dell'Ufficio Legislativo del MIUR che in più occasioni ha manifestato intenti e motivazioni non coincidenti con gli orientamenti espressi, nell'interesse di tutte le Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica e Musicale, dal CNAM e dalle competenti Commissioni Parlamentari.

Documento votato all'unanimità
Venezia, 23 aprile 2002