Seduta della VII Commissione permanente della Camera del 24-10-2001.

 

5-00313 Angela Napoli e Butti: Regolamento sull'autonomia delle Accademie e dei Conservatori.

 

Angela NAPOLI (AN) illustra l'interrogazione in titolo.

 

Il sottosegretario Stefano CALDORO, risponde all’interrogazione.

L'onorevole Napoli ha posto la questione dell'attuazione della riforma delle Accademie di Belle Arti, dei Conservatori di musica e degli altri istituti operanti nel campo artistico e musicale, dei quali la legge n. 508 del 1999 ha previsto la trasformazione in Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Devo premettere al riguardo che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca è consapevole dell'importanza che le Istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica rivestono per il nostro Paese non solo dal punto di vista culturale, ma anche per i risvolti economici e sociali che la formazione impartita dalle predette Istituzioni comporta. Ed è, altresì, consapevole dell'urgenza di realizzare una riforma attesa da tempo.

Per questi motivi, il Ministero ha trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari, all'inizio di agosto, lo schema di regolamento sull'autonomia statutaria predisposto dal precedente Governo, senza apportarvi alcuna modifica, al fine di accelerare al massimo l'iter.

La posizione espressa dalle Commissioni Parlamentari, di non condizionare l'attribuzione dell'autonomia alla trasformazione dei conservatori in istituti superiori di studi musicali è stata condivisa dal Ministero, e in questo senso sta lavorando la struttura. Peraltro, non è stato possibile dare immediato corso al regolamento sull'autonomia, in quanto è risultato che il testo predisposto dal precedente Governo non aveva acquisito il necessario concerto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, e del Ministero dell'economia e delle finanze.

In sede di acquisizione del concerto, sono state richieste consistenti modifiche al testo, finalizzate ad adeguarlo ai principi in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni; modifiche che comportano la necessità di riacquisire il parere del Consiglio di Stato e, successivamente, delle Commissioni parlamentari.

Se dunque l'arresto subito dall'iter dello schema di regolamento in materia di autonomia statutaria, lungi dall'essere espressione di una volontà contraria all'attuazione della riforma, si è imposto per ragioni procedurali non imputabili a questo Governo, posso assicurare che provvederemo entro la settimana corrente alla trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del nuovo testo, al fine della sua iscrizione all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri.

 

Angela NAPOLI (AN), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta per una questione di moralità e correttezza. Ritiene che, attraverso tale risposta, si sia evidenziata la scarsa attenzione dell'Esecutivo nei confronti del mondo dell'Alta formazione, nonché la mancanza di rispetto verso la Commissione parlamentare competente per materia. Ricorda che la Commissione parlamentare aveva esaminato attentamente nel mese di agosto i due schemi di regolamento relativi alle Accademie ed ai Conservatori, sui quali si era espressa in senso favorevole, pur richiedendo specifiche modificazioni. Ricorda, inoltre, che la Commissione giudicò non pertinente il regolamento recante la disciplina sulla trasformazione dei Conservatori di musica, dell'Accademia nazionale di danza e degli Istituti musicali pareggiati in Istituti superiori di studi musicali e coreutici, invitando il Governo a ritirarlo. Nella seduta della Commissione del 2 agosto scorso, infatti, il Governo annunziò l'intenzione di ritirare la richiesta di parere parlamentare sul suddetto regolamento e la Commissione, nella seduta successiva, approvò invece una proposta di parere favorevole sullo schema di regolamento in materia di autonomia delle istituzioni di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508.

Giudica improprio il coinvolgimento del Dipartimento della funzione pubblica e del Ministero dell'economia e delle finanze su tale materia.

Considera, in conclusione, una grave mancanza di attenzione del Governo verso il mondo dell'Alta formazione l'impossibilità di avviare l'autonomia statutaria per questo anno per le Accademie e per i Conservatori.

 

Sui lavori della Commissione.

 

Ferdinando ADORNATO, presidente, precisa che la Commissione ha espresso il parere di propria competenza solo sullo schema di regolamento relativo all'autonomia delle Accademie e dei Conservatori, mentre l'altro, di cui pure aveva iniziato l'esame, è stato ritirato dal Governo. Rileva, peraltro, che emerge chiaramente il pieno accordo del Governo e di tutte le forze politiche sulla necessità di garantire la piena operatività della riforma sin dall'anno accademico che si sta per avviare. Sarebbe paradossale non dare tempestivamente seguito ad un intervento così ampiamente condiviso.

Auspica, pertanto, il rapido perfezionamento dei necessari atti normativi del Governo.