Conferenza dei Direttori
dei Conservatori di Musica

La Giunta




Al

Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dott.ssa Letizia Brichetto Moratti

Al

Direttore del Servizio Contrattazione 2 dell’ARAN Dott. Pasquale Palmiero

e, p.c. Al

Direttore Generale dell’Alta Formazione Artistica e Musicale Dott. Giorgio Bruno Civello

Alle

Organizzazion Sindacali



Oggetto: Rinnovo del contratto del comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale


Nel far riferimento ad alcune notizie trapelate sull’andamento delle trattative per il rinnovo del contratto del comparto AFAM - che nella proposta di parte governativa sembrerebbe ricalcare nelle sue linee generali il contratto della scuola recentemente rinnovato - questa Giunta intende richiamare l’attenzione delle SS.LL. su alcune importanti questioni che non possono non essere tenute presenti nel corso della contrattazione che riguarda il settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.

La recente approvazione in prima lettura da parte del Consiglio dei Ministri (29 gennaio 2004) del “Regolamento per la definizione degli ordinamenti didattici, dei requisiti di idoneità dei docenti e delle sedi, nonchè per la programmazione e lo sviluppo del sistema dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, a norma dell'articolo 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508”, è l’atto che dà avvio alla fase conclusiva dell’attuazione della Legge di riforma che prevede nel suo impianto l’emanazione da parte del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca di una serie di regolamenti che ridisegnano complessivamente l’intero sistema sia amministrativo sia didattico delle Istituzioni AFAM.

Quando quest’ultimo provvedimento avrà concluso il suo iter procedurale, la Legge 508 troverà compiuta applicazione. Da quel momento in poi, ottenuta la piena autonomia didattica e amministrativa, le Istituzioni non dovranno far altro che trasformare in atti concreti quel rinnovamento dell’intero sistema disegnato dalla Legge di riforma e dai regolamenti attuativi che, giova ricordarlo, pongono di fatto il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale in una posizione parallela a quella del settore universitario. E’importante sottolineare come questo parallelismo tra il sistema AFAM e quello universitario sia ulteriormente rafforzato dalla Legge 268/2002 che riconosce valore di Laurea, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici, ai diplomi rilasciati dai Conservatori e dalle Accademie. Ma non basta: la recente emanazione del Decreto Ministeriale dell’8 gennaio 2004 con il quale il Ministro ha autorizzato i Conservatori ad attivare al loro interno due indirizzi specialistici sperimentali per il conseguimento del Diploma Accademico di II livello in Discipline Musicali, contribuisce ulteriormente ad avvicinare il modello di sviluppo del sistema dell’AFAM a quello universitario.

Questo difficile processo di riforma, che rimodella complessivamente il settore regolato fino all’entrata in vigore della Legge 508/99 da norme assolutamente anacronistiche emanate addirittura nei primi anni del secolo scorso, sta impegnando ormai da oltre 4 anni tutte le componenti delle Istituzioni in un difficile lavoro di trasformazione dell’esistente al fine di renderlo compatibile sia con le nuove norme sia, soprattutto, con le rinnovate esigenze formative degli studenti. E’ importante ricordare che i professori di molti Conservatori sono stati impegnati a fondo nell’elaborare e nel realizzare progetti didattici sperimentali. Tali progetti hanno permesso di esplorare nuove strade ed hanno contestualmente messo in luce le enormi potenzialità dei Conservatori anche in ambiti formativi innovativi rispetto a quelli previsti nel vecchio ordinamento. In molti casi tali percorsi sperimentali sono stati successivamente riconosciuti validi dalle apposite commissioni ministeriali e, con il decreto dell’8 ottobre 2003, hanno consentito agli studenti che li hanno frequentati con profitto di conseguire il Diploma Accademico di I livello, titolo previsto dalla Legge 508/99 ed equiparato, ai fini dell’accesso ai pubblici concorsi, al diploma di Laurea.

Non si può nel contempo dimenticare come la Legge 508/99 abbia imposto alle Istituzioni di cimentarsi anche nel difficile campo della produzione artistica, considerando tale attività come una finalità istituzionale dei Conservatori. Le Istituzioni hanno risposto immediatamente a tale sollecitazione ed hanno prodotto tali e tante iniziative che in moltissimi casi sono divenute, per le singole realtà locali, ineliminabili punti di riferimento culturale nell’ambito della produzione artistica e musicale.

In questi rapido excursus sulle conseguenze dell’entrata in vigore della Legge 508/99, non si può non sottolineare come tale processo di trasformazione abbia investito, oltre ovviamente agli studenti ed al personale docente delle Istituzioni, anche il personale non docente. Per tali figure si è reso necessario l’adeguamento delle proprie prestazioni alle mutate esigenze legate ai nuovi percorsi didattici, spesso svolti in ambiti fortemente innovativi e tecnologicamente avanzati, ed alle attività di produzione artistica svolte dalle Istituzioni. In questo periodo di applicazione della Legge di riforma si è evidenziato in maniera chiara come per il miglior funzionamento dei Conservatori sia indispensabile non solo valorizzare le attuali figure professionali presenti nell’organigramma, ma prevederne sicuramente di nuove in relazione alle rinnovate richieste della didattica e della produzione artistica.

In conclusione questa Giunta ritiene di dover sollecitare le SS.LL. ad adoperare i loro uffici perchè nel rinnovo del contratto del comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale sia pienamente riconosciuto l’alto livello di professionalità dimostrato da coloro che svolgono le loro mansioni all’interno delle Istituzioni del sistema dell’AFAM e non siano quindi disattese le loro legittime aspettative di miglioramenteo economico e giuridico. Questo anche perché è sotto gli occhi di tutti come i Conservatori e le Accademie, nei quattro anni trascorsi dall’entrata in vigore della Legge 508, ne abbiano colto fino in fondo il significato ed abbiano di conseguenza assunto un insostituibile ruolo culturale sia nel campo dell’alta formazione e della specializzazione artistica e musicale sia nel campo della produzione artistica.

Distinti saluti

L’Aquila 18 febbraio 2004



Il Coordinatore M° Bruno Carioti