Ai Direttori dei Conservatori di Musica

Ai Direttori delle Accademie di belle Arti

Ai Direttori degli ISIA

Al Direttore dell'Accademia Nazionale di danza

Al Direttore dell'Accademia Nazionale di Arte Drammatica

LORO SEDI




Oggetto: REGOLAMENTO IN MATERIA DI AUTONOMIA STATUTARIA E REGOLAMENTARE DELLE ISTITUZIONI DI CUI ALLA LEGGE 21 DICEMBRE 1999, N. 508, APPROVATO dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 28 marzo 2002.

La Giunta, riunitasi in data 8 e 9 aprile 2002 in Roma presso il MIUR, preso atto dello Schema di D.P.R. di cui all'oggetto, in sintonia con quanto espresso dal CNAM nell'adunanza dell'8 aprile u.s., rileva quanto segue.

Il testo rappresenta la sorprendente improvvisa vanificazione di un processo, lungo e difficile, di positivo confronto tra il MIUR, il CNAM e le componenti istituzionali del settore.

Lo schema del citato regolamento è, fra tutte le precedenti versioni, in assoluto il meno rispondente alle esigenze delle istituzioni di cui alla legge 508/99, almeno per i seguenti motivi:

a) impone, in stridente contrasto con l'autonomia prevista dalla legge 508/99, una presidenza esterna di nomina ministeriale. Ciò riaccentra di fatto il governo del sistema, con l'aggravante dei requisiti di individuazione (NON libero professionali, giuridici o imprenditoriali MA culturali, artistici, musicali)analoghi a quelli previsti per la figura del direttore e contrastanti con le competenze attribuite al Consiglio di Amministrazione ("…che stabilisce gli obiettivi e i programmi della gestione amministrativa e promuove le iniziative volte a potenziare le dotazioni finanziarie dell'istituzione…"). Vengono pertanto a crearsi le premesse per una frattura artistica al vertice dell'Istituzione e per una possibile subordinazione dalla qualità artistica e formativa a ragioni ad essa del tutto estranee;

b) nega contestualmente all'Istituzione la facoltà di autodeterminazione, principio essenziale ed inderogabile nell'ambito dell'autonomia e nei limiti stabiliti dalla legge;

c) evidenzia contraddittorietà tra il principio di autonomia e ciò che da esso deriva, umiliando e mortificando la dignità e la funzione delle figure democraticamente elette (direttore e docenti componenti il Consiglio Accademico) e l'dell'Istituzione che le esprime, subordinandone l'individuazione a non meglio precisati "…particolari requisiti di comprovata professionalità…" ponendo di fatto l'Istituzione sotto tutela;

d) separa irrazionalmente la rappresentanza legale dell'Istituzione dalla responsabilità del suo andamento (e ciò non accade in nessun altro ordine di scuola!) precludendo pertanto una gestione unitaria di tutte le sue esplicitazioni funzionali di tipo organizzativo, didattico, artistico e amministrativo;

e) affida al Consiglio di amministrazione, in contrasto con le competenze assegnate allo stesso, ulteriori attribuzioni di naturale competenza del Consiglio accademico;

f) annulla ogni autonomia in materia di organici, affidando al Ministero ogni decisione in rapporto alla struttura dell'Istituto e annullando qualunque programmazione collegata alle risorse comunque disponibili in bilancio.

Quanto sopra evidenziato rende inaccettabile il provvedimento governativo proposto e suscita sconcerto il constatare che tale modello, già risultato fallimentare ove sperimentato in altri settori dell'istruzione superiore e universitaria, venga improvvidamente riproposto anche per il settore dell'Alta Formazione Artistica e Musicale.

Considerato pertanto il prevedibile rapido iter del provvedimento in oggetto e nella prospettiva di assumere ulteriori iniziative con il contributo dell'intera Conferenza, questa Giunta invita i Colleghi Direttori a far proprio il testo allegato sottoponendolo alla approvazione delle istituzioni, unitariamente, il 23 aprile p.v., e divulgando, altresì, agli stessi destinatari e sui mezzi di informazione locali.

Roma 9 aprile 2002

 

IL COORDINATORE

Bruno Carioti