1941-1998 “Una Scuola di scultura”, Arturo Martini, Alberto Viani e Giancarlo Franco Tramontin

Comunicato Stampa

Venerdì 22 gennaio 2010, alle h. 17.00 a Venezia in Palazzo Ducale, Sala del Piovego, alla presenza di Renata Codello, Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna, di Amerigo Restucci, Rettore IUAV, di Angelo Tabaro, Responsabile Settore Culturale della Regione Veneto, di Dino Marangon, di Saverio Simi de Burgis e di Claudio Giumelli, si presenta il volume 1941-1998 “ Una Scuola di scultura”, Arturo Martini, Alberto Viani e Giancarlo Franco Tramontin, Edizioni Caleidoscopio, Massarosa 2009.

La pubblicazione fa il punto su uno degli aspetti più interessanti della storia recente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia e in particolare fornisce spunti sui metodi dell'insegnamento della cattedra di scultura che ha visto, nel corso del '900 ed esattamente dal 1941 al 1998, avvicendarsi con una linea di continuità esemplare artisti e maestri come Arturo Martini, Alberto Viani e Giancarlo Franco Tramontin. Sostanzialmente lo studio a firma di Saverio Simi de Burgis, Dino Marangon, Claudio Giumelli e con l'introduzione di Amerigo Restucci, focalizza l'attenzione da un lato sull'impostazione storico-didattica di quella che è stata fino al 1998 l'unica cattedra di scultura presso l'Accademia veneziana già ideata e concepita dall'architetto Guido Cirilli per Arturo Martini nella sede storica del complesso dell'antica Scuola di Santa Maria della Carità.

In secondo luogo si sofferma sulla grande tradizione della forma, puro e semplice oggetto di ricerca di tali autori che nella loro attività artistica si sono confrontati con gli artisti più rilevanti del momento a livello internazionale, riuscendo a trovare nelle loro soluzioni estetiche motivi di altissimo valore, consentendo loro, pur in accezioni diverse, di attingere a una originale e personale visione formale.

Tali aspetti sono stati analizzati in termini differenti nei vari contributi critici presenti nel volume soprattutto in considerazione delle opere realizzate a Venezia in concomitanza al loro magistero accademico, evidenziando quanto importante sia stata la didattica che ha riversato, come nel processo dei vasi comunicanti, nuova linfa vitale utile alla loro ricerca artistica e viceversa quanto la loro ricerca estetica sia stata fondamentale ai conseguenti sviluppi didattici.

Per tali motivi l'attenzione si è concentrata oltre che sui motivi biografici e artistici, anche e soprattutto sulle tecniche utilizzate dai tre docenti/artisti, Martini, con la terracotta, la scultura sospesa dal soffitto in modo da essere lavorata veramente a tutto tondo; Viani con i gessi, bronzi dorati, marmi, e infine Tramontin, tuttora molto attivo con studio a Venezia, sua città natale e a Carrara, con i legni, i bronzi e i marmi. Tale scuola ha sicuramente ulteriormente evidenziato quanto fondamentale sia per ogni artista, per affrancarsi da una pura e arida manualità, sviluppare un'appropriata conoscenza tecnica per poi concentrarsi, appunto, nell'estetica delle forme possibili così importanti per una tradizionale e allo stesso innovativa ricerca scultorea.