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UNIONE ARTISTI UNAMS

VI° CONGRESSO NAZIONALE

SALERNO 19 - 20 - 21 NOVEMBRE 2010

Interno Pg. 1



UNIONE ARTISTI UNAMS

VI° CONGRESSO NAZIONALE

“L'ARTE NON ABITA PIô QUI”!

(Rinuncia di un Paese alla propria storica identità)

La S. V. è invitata all'apertura del
VI° Congresso Nazionale dal titolo:
“L'Arte non abita più qui”
venerdì 19 Novembre h. 16,30
Grand Hotel Salerno (Sala Tafuri b)

 

 

 

Pregasi confermare presenza

e-mail:unione.artisti@unams.it

Interno Pg. 2



“L'Arte non abita più qui!”

In un momento particolarmente travagliato per l'Arte (in senso lato) e in particolare per l'Alta Formazione Artistica (Accademie e Conservatori di Musica), l'Unione Artisti Italiani, in occasione del suo VI° Congresso Nazionale, lancia un già storicamente famoso, e quanto mai attuale, “grido di dolore”, affinché tutte le forze politiche e culturali, amanti dell'Arte, accolgano le istanze degli artisti.

Il Congresso, dal titolo: “L'Arte non abita più qui!”, intende affrontare, tra le altre cose, una paradossale situazione, tutta italiana, che vede, in controtendenza con i restanti Paesi Europei, le cui Riforme esaltano la collocazione a livello universitario dell'Alta Formazione Artistica, un arretramento di Accademie e Conservatori verso la Scuola Secondaria.

E ciò, dopo l'approvazione di una legge di Riforma (votata all'Unanimità dal Parlamento) che individuava, ai sensi della Costituzione, Accademie e Conservatori di musica, quali istituzioni di Alta Cultura di livello universitario.

Ugualmente si sta accentuando il fenomeno degli artisti italiani che vengono sempre meno utilizzati, come si evince dai cartelloni, dalle grandi Associazioni Concertistiche e dalle Fondazioni; di contro aumentano le presenze straniere, spesso mediocri. Il fenomeno, partito negli anni'80, per scelte non sempre nominabili e poco culturali, oggi ha assunto proporzioni insopportabili dal punto di vista lavorativo.

Altresì, ancora e sempre in controtendenza, quasi tutti gli Stati Europei, e non, si sono provvisti di specifiche leggi per tutelare il lavoro dei loro artisti. Infine agli Italiani, già storicamente primi nel Mondo, viene soppressa la possibilità di esercitare la loro professione sia in patria che altrove.

Per questo l'Unione degli Artisti chiede al Parlamento e al Governo di rivedere, attraverso appositi provvedimenti, simili scelte, le quali, oltre ad essere umilianti per gli artisti, sono anche culturalmente rinunciatarie e masochistiche per l'immagine dell'Italia stessa.

Gli artisti, dunque, forti delle loro ragioni, non vogliono desistere da questa battaglia; ma se l'appello non venisse accolto, allora, a maggior ragione, sarebbero costretti a registrare che “L'Arte non abita più qui!